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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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particolare successione infinita di valori, Cantor avvertì la necessità di fare una<br />

costruzione rigorosa dei numeri reali. Egli, infatti, scrisse:<br />

“Ho cercato di dimostrare che due serie trigonometriche che convergono<br />

e hanno la stessa somma per tutti i valori di x, hann gli<br />

stessi coefficienti;ho poi dimostrato che questo teorema resta vero<br />

se per un numero finito di valori di x si rinuncia o alla convergenza<br />

o all’uguaglianza delle somme delle due serie. L’estensione che ho<br />

in mente consiste in questo: che si può rinunciare alla convergenza<br />

o alla concordanza delle somme delle serie per un numero infinito<br />

di valori di x senza che il teorema cessi di essere vero.<br />

Per raggiungere questo scopo sono, però, costretto a premettere<br />

alcune considerazioni utili non appena siano date delle grandezze<br />

numeriche, in numero finito o infinito”.<br />

Non tutti i matematici di allora accettarono le varie definizioni e costruzioni<br />

dei numeri reali presentate da Cantor e da altri suoi contemporanei. Uno<br />

di questi fu Kronecker, il quale esigeva che l’aritmetica fosse finita e che l’aritmetica<br />

e l’analisi venissero basate sui numeri interi. Egli sosteneva, infatti:<br />

“Dio ha creato i numeri interi; tutto il resto è opera dell’uomo”. Fu questo il<br />

principale motivo di conflitto e disaccordo con Cantor che portò Kronecker ad<br />

opporsi in tutti i modi alla diffusione delle teorie di Cantor e al suo avanzamento<br />

nella carriera accademica.<br />

Come leggiamo in [13, 1992], la matematica non poteva fare a meno dei numeri<br />

irrazionali ma i “puristi” matematici si chiedevano: sono numeri, queste<br />

quantità irrazionali? Un numero rispettabile aveva un discorso, un’espressione<br />

del suo valore di lunghezza finita. Una grandezza non dominabile con questi<br />

strumenti aveva qualcosa di infido. Ma se almeno fosse stato possibile definire<br />

le quantità irrazionali per mezzo di quelle razionali, il fatto di trattarle come<br />

numeri avrebbe cominciato ad avere una giustificazione concettuale.<br />

Fu per questo motivo che la costruzione dei numeri reali effettuata da Cantor<br />

ebbe come punto di partenza i razionali.<br />

Osserviamo inoltre che fu fondamentale il contatto con Weierstrass, il quale<br />

avvicinò Cantor alla cosiddetta ricerca sui fondamenti. Il principale scopo di<br />

questa disciplina è quello di individuare un piccolo numero di concetti semplici<br />

e sicuri sulla cui base ricostruire, per mezzo di defizioni rigorose, l’intero<br />

edeficio della matematica. Era opinione comune che il fondamento della matematica<br />

andasse ricercato nell’aritmetica elementare che studia le proprietà<br />

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