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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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7.2.1 La quadratura di un cerchio<br />

Il problema della quadratura del cerchio consiste nel costruire un quadrato<br />

che abbia la stessa area di un dato cerchio. Questo problema nasce come<br />

estensione del problema di trovare un quadrato di area uguale ad un qualsiasi<br />

poligono dato.Gli studiosi di geometria dell’<strong>antica</strong> grecia erano in grado<br />

di costruire un quadrato di area uguale alla somma delle aree di due quadrati<br />

assegnati. Essi potevano anche costruire un quadrato di area uguale a<br />

quella di un triangolo rettangolo assegnato ed infine anche un triangolo rettangolo<br />

di area uguale a quella di un assegnato triangolo. Dunque, poiché<br />

ogni poligono può essere decomposto in triangoli, essi potevano combinare tali<br />

costruzioni per ottenere la quadratura di un qualsiasi poligono. Il problema<br />

della quadratura del cerchio affianca anche il problema della rettificazione della<br />

circonferenza che consiste nel costruire, con riga e compasso, un segmento<br />

di lunghezza pari alla circonferenza del cerchio.<br />

Mostriamo innanzitutto perché non è possibile: trovare una soluzione al<br />

problema della quadratura del cerchio richiederebbe la costruzione di un segmento<br />

di lunghezza √ π, infatti l’area del cerchio è πr 2 e quindi un quadrato<br />

con area πr 2 deve avere lato pari a r √ π. Abbiamo mostrato come i greci<br />

costruivano la radice quadrata di un numero reale positivo a (a sua volta costruibile),<br />

ma non è possibile costruire un segmento lungo π. Infatti π è un<br />

numero trascendente, ovvero non-algebrico, quindi non costruibile. Il problema<br />

non è risolubile perchè il problema non è algebrico. La trascendenza di<br />

π fu dimostrata da Ferdinand von Lindemann nel 1882, ossia ben più di due<br />

millenni più tardi. Essa chiude l’era dei tentativi infruttuosi rivolti a cercare,<br />

per via elementare, la quadratura del cerchio, mostrando che il problema non<br />

è risolubile né elementarmente, cioè mediante rette e cerchi, né con l’utilizzo<br />

di curve algebriche più elevate.<br />

Analogamente, trovare una soluzione al problema della rettificazione della<br />

circonferenza richiede la costruzione di un segmento di lunghezza π infatti, la<br />

circonferenza del cerchio è 2πr, e quindi si dovrebbe costruire un segmento di<br />

lunghezza 2πr che come prima non si può fare. Questi due problemi, come<br />

dimostrò Archimede 1 , sono strettamente legati fra loro infatti, esprimendoli<br />

in forma algebrica:<br />

• Rettificazione della circonferenza: C = 2πr;<br />

• Quadratura del cerchio: A = πr2 = 1<br />

2r · C;<br />

1 Archimede, ”Sulla misurazione del cerchio, Proposizione 1<br />

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