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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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completo, così Gödel sembra indicare che ciò non può essere vero. E lo stesso<br />

si potrebbe dire di qualsiasi religione che affermi (cosa che fanno tutte) un<br />

insieme definitivo di risposte. 13<br />

Ovvero, nessuna religione può dare delle risposte ad ogni cosa. Indipendentemente<br />

dalla verità o meno di tale affermazione, dovrebbe risultare evidente<br />

che non può certo essere considerata una conseguenza dei teoremi di incompletezza.<br />

Come la citazione precedente, anche questa non ha nulla a che vedere<br />

con l’aritmetica, mentre i teoremi di Gödel si applicano a sistemi che sono in<br />

grado di esprimere l’aritmetica al loro interno.<br />

Oltre a questo, i teoremi di Gödel vanno applicati a sistemi formali. La<br />

Bibbia, così come qualunque altro testo sacro, non può essere considerato un<br />

sistema formale: innanzitutto è scritta in un linguaggio ordinario, che non<br />

potrebbe essere tradotto in un linguaggio formale senza snaturarla; in secondo<br />

luogo in testi di questo tipo non sono definiti concetti come quello di assioma,<br />

teorema e dimostrazione, che sono fondamentali in un sistema formale. Infine<br />

sarebbe decisamente insensato estendere il concetto di completezza: infatti, un<br />

sistema è completo quando, per ogni formula esprimibile nel sistema, si può<br />

dimostrare o la formula stessa o la sua negazione. Ma quali sono le formule<br />

che la Bibbia dovrebbe esprimere?<br />

19.4.2 Interpretazione platonista<br />

Vediamo ora in cosa consisteva il platonismo matematico e quali effetti i<br />

teoremi di Gödel hanno avuto su questo pensiero.<br />

Il platonismo matematico considera i numeri e gli oggetti matematici come<br />

entità astratte esistenti indipendentemente da noi. Gli enunciati matematici<br />

non sono altro che descrizioni di questi oggetti e delle loro proprietà, che noi<br />

possiamo cogliere attraverso l’intuizione. Dunque un matematico non può inventare<br />

o costruire nuovi oggetti matematici, in quanto questi già esistono in<br />

sé, anche se non se ne era a conoscenza. Il lavoro di un matematico consiste,<br />

dunque, nello scoprire questi oggetti e ciò che li riguarda.<br />

Ad esempio il fatto che 1729 sia il più piccolo numero esprimibile in due modi<br />

come somma di due cubi sarebbe stato vero anche se nessuno ci avesse<br />

mai fatto caso, perché questo numero esisteva già di per sé, con tutte le sue<br />

caratteristiche.<br />

13 Franzén T. Gödel’s Theorem. An Incomplete Guide ti its Use and Abuse.<br />

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