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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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come P ZA, la cui somma è minore della differenza tra l’area del triangolo E<br />

e quella del cerchio ABCD. Il poligono circoscritto è di conseguenza minore<br />

del triangolo E, il che genera una contraddizione. Infatti è maggiore, dato che<br />

NA è uguale all’altezza del triangolo e che il perimetro del poligono è maggiore<br />

della base del triangolo. Pertanto il cerchio è equivalente al triangolo E.<br />

Nel suo calcolo approssimato del rapporto tra circonferenza di un cerchio e diametro,<br />

Archimede diede un’ulteriore prova della sua abilità di calcolo. Partendo<br />

dall’esagono regolare inscritto, egli calcolò i perimetri dei poligoni ottenuti<br />

raddoppiando successivamente il numero dei lati fino a raggiungere novantasei<br />

lati. Il procedimento iterativo da lui usato per questi poligoni si ricollegava<br />

a quello che viene talvolta chiamato l’algoritmo archimedeo. Si sviluppa la<br />

serie Pn, pn, P2n, p2n, P4n, p2n, ..., dove Pn e pn sono i perimetri dei poligoni<br />

regolari di n lati circoscritti ed inscritti. A partire dal terzo termine, si calcola<br />

ogni termine in base ai due termini precedenti prendendo alternativamente le<br />

loro medie armonica e geometrica. In altri termini:<br />

e<br />

P2n = 2pnPn<br />

(pn + Pn)<br />

p2n = � pnP2n<br />

e così via. Il suo metodo per calcolare le radici quadrate, per trovare il perimetro<br />

dell’esagono circoscritto e per calcolare le medie geometriche era simile<br />

a quello usato dai Babilonesi. Il risultato del calcolo archimedeo relativo alla<br />

circonferenza era costituito da un’approssimazione al valore di π espressa dalla<br />

disuguaglianza 3 + (10/71) < π < 3 + (10/70), che era un valore migliore di<br />

quello ottenuto dagli Egiziani e dai Babilonesi (va tenuto presente che nè Archimede,<br />

nè alcun altro matematico greco fece mai uso della nostra notazione<br />

π, per indicare il valore del rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo<br />

diametro). Così si esprimette Archimede sul valore di π:<br />

“La circonferenza è uguale al triplo del diametro più una certa<br />

porzione del diametro stesso, più piccola dei 10/70 e più grande dei<br />

10/71 del diametro stesso”.<br />

6.3.4 Sulla sfera e sul cilindro<br />

Tale opera rappresentò un libro molto importante per Archimede. Egli<br />

giunse infatti ad uno dei suoi risultati di maggiore rilievo: l’area e il volume<br />

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