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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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degli aristocratici.<br />

Fra queste città la più importante era senza dubbio Sparta che, da tempi<br />

antichissimi, era governata da un’oligarchia militare e guerriera.<br />

Il popolo era costituito, per la maggior parte, dagli iloti che, essendo considerati<br />

proprietà dello stato, venivano assegnati ai nobili perché coltivassero le<br />

loro terre e allevassero il loro bestiame.<br />

Una categoria intermedia fra quella degli aristocratici e quella degli iloti, era<br />

formata dai perieci o abitanti dei dintorni, che disponevano di una certa autonomia<br />

locale, ma dovevano pagare alla città tributi e fornirle truppe per le<br />

esigenze militari.<br />

Gli spartani, con la loro potente struttura militare, riuscirono a conquistare,<br />

entro breve tempo, ampi territori nelle vicinanze e fra questi la regione della<br />

Messenia, i cui abitanti furono ridotti alla condizione di iloti.<br />

La disuguaglianza fra le classi sociali divenne in Sparta sempre più evidente,<br />

con il passare degli anni. Nel V sec. a.C., infatti, il piccolo numero degli aristocratici<br />

(circa 5000) doveva controllare una vastissima popolazione di iloti<br />

e perieci (circa 250000). Per questo motivo gli Spartani rafforzarono notevolmente<br />

la loro casta militare, irrigidendosi sempre di più su posizioni conservatrici:<br />

i giovani, fin dall’infanzia, ricevevano un’educazione severissima, tutta<br />

incentrata al raggiungimento della potenza fisica e gli adulti trascorrevano insieme<br />

la maggiore parte del loro tempo, proprio come in un’accampamento<br />

militare.<br />

Il governo spartano era costituito da un consiglio di anziani aristocratici che<br />

eleggevano due re e un collegio di cinque efori; questi controllavano l’applicazione<br />

delle leggi formulate dal Consiglio, amministravano la giustizia e sorvegliavano<br />

l’educazione dei giovani e la vita pubblica.<br />

Dalla metà del VII sec. in poi, assistiamo ad un notevole mutamento nella<br />

politica estera di Sparta: la città, lasciando da parte le mire espansionistiche,<br />

cominciò a stringere alleanze con le maggiori polis libere del Peloponneso, ad<br />

eccezione di Argo e dell’Acaia. Si costituì così una vera e propria lega, denominata<br />

dagli storici lega peloponnesiaca, i cui membri godevano di una piena<br />

autonomia in politica interna, mentre, in caso di guerra, dovevano sottomettersi<br />

all’autorità di Sparta.<br />

Forte di questo nuovo accordo, l’oligarchia spartana non tardò a manifestare<br />

la sua ostilità verso la democrazia ateniese.<br />

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