13.01.2013 Views

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2) Il numero degli intervalli è infinito.<br />

La successione degli an è crescente ed è costretta nell’intervallo (a,b),<br />

quindi ha limite finito a∞ := lim an. Analogamente si trova b∞.<br />

- Se a∞ < b∞ ogni numero reale in (a∞, b∞) non è contenuto nella<br />

sequenza data (procedendo come nel caso finito).<br />

- Se a∞ = b∞, (caso che nella classe (ω) di tutti i numei reali algebrici<br />

si verifica sempre) è facile vedere, se solo si tiene presente la<br />

definizione degli intervalli, il numero µ non sta nella sequenza data.<br />

Infatti se così fosse dovrebbe esistere k tale che a∞ = xk, ma per<br />

un indice n abbastanza grande si ha che xk non cade in (an, bn),<br />

mentre a∞ sì.<br />

✷<br />

Dopo aver analizzato l’articolo “ Über eine Eigenschaft des Inbegriffes aller<br />

reellen algebraischen Zahlen”, Zermelo scrisse in una nota:<br />

“Questo saggio, che inaugura la serie dei lavori di teoria degli insiemi,<br />

ha ancora a che fare esclusivamente col concetto elementare<br />

di “insieme numerabile”; vi si dimostra infatti che cadono sotto<br />

questo concetto sia la totalità dei numeri razionali sia quella dei<br />

numeri algebrici, ma non i numeri reali di un intervallo finito qualsiasi.<br />

La prima dimostrazione, che stranamente è la sola a trovare<br />

espressione nel titolo, è relativamente facile e anzi vien fuori da sé<br />

dal concetto di numero algebrico, una volta posto il problema. La<br />

prova della “non numerabilità” dei reali è invece riuscita a Cantor,<br />

come egli stesso dichiara, con difficoltà e dopo alcuni tentativi<br />

andati a vuoto. Oggi essa costituisce per noi, senza paragone, il<br />

risultato più profondo di questa ricerca e anche nel metodo è tipica<br />

di uno stile inferenziale specificamente insiemistico. Il concetto di<br />

“numerabilità” acquista senso e importanza solo grazie alla dimostrazione<br />

che esistono anche totalità matematiche “non numerabili”<br />

ben definite, dopo di che la transizione al concetto generale<br />

di “potenza” non è che il passo successivo. -In questo, che è un<br />

lavoro di fondazione, la terminologia non è pienamente formata:<br />

invece di “insieme” [Menge] Cantor dice “totalità” [Gesamtheit] o<br />

classe [Inbegriff], e lo stesso temine “numerabile” [abzählbar] è ancora<br />

assente - si parla sempre e soltanto di “associazione univoca”<br />

425

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!