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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Il IV secolo si aprì con la morte di Socrate e vide come suoi protagonisti<br />

indiscussi i filosofi Platone e Aristotele. Fu il secolo delle grandi imprese di<br />

Alessandro Magno che, in soli dodici anni, conquistò l’intero Impero Persiano,<br />

dall’Asia Minore all’Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India<br />

settentrionale. Le sue vittorie sul campo di battaglia, accompagnate da una<br />

diffusione universale della cultura greca e dalla sua integrazione con elementi<br />

culturali dei popoli conquistati, diedero l’avvio al periodo ellenistico della<br />

storia greca. Il 323 a.C., con la morte improvvisa del grande conquistatore,<br />

segnò la fine dell’impero da lui fondato, ma anche la fine di un’era: in tutto<br />

il mondo greco il vecchio ordine di cose stava subendo profondi mutamenti,<br />

dal punto di vista sia politico sia culturale. Sotto Alessandro si era avuta<br />

una graduale fusione di abitudini e mentalità elleniche e orientali e la nuova<br />

città di Alessandria, fondata dal grande conquistatore, prendeva il posto di<br />

Atene come centro del mondo scientifico e, specificatamente, matematico. E’<br />

in questo nuovo contesto che Euclide si ritroverà ad operare, componendo gli<br />

Elementi, il più fortunato manuale di matematica che sia mai stato scritto.<br />

4.1.2 Contesto matematico<br />

La matematica greca affonda le sue radici nelle cosiddette scuole ionica e<br />

pitagorica (VI sec a.C.) e, in particolare, deve molto ai loro fondatori Talete<br />

e Pitagora. I principali centri di produzione matematica fino al V secolo a.C.<br />

erano dunque situati principalmente in due aree: Mileto e Crotone, sedi delle<br />

scuole. Nella seconda metà del V secolo, tuttavia, vi furono testimonianze<br />

relative a un gruppo di matematici interessati a problemi di tipo geometrico:<br />

l’attività matematica non era più concentrata quasi esclusivamente in<br />

due regioni situate agli estremi opposti del mondo greco, ma fioriva un po’<br />

dappertutto nelle regioni affacciate sul Mediterraneo.<br />

Per quanto riguarda il V secolo a.C., purtroppo, non ci è giunto alcuno<br />

scritto di prima mano concernente la matematica, e quasi altrettanto scarse<br />

sono le fonti matematiche dirette risalenti al IV secolo a.C.. Tuttavia, grazie<br />

agli scritti platonici e aristotelici, è stato possibile recuperare informazioni<br />

riguardanti quei periodi.<br />

Come già annunciato, studieremo la matematica di Zenone, Platone ed<br />

Eudosso e le novità da loro apportate, ma prima di fare ciò è necessario inquadrare<br />

il contesto matematico antecedente questi pensatori: prima di essi,<br />

infatti, predominava la visione pitagorica del mondo. Il pensiero pitagorico<br />

può essere ben riassunto dal famoso motto “tutto è numero”. Con questa<br />

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