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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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Il teatro ottocentesco: attori, drammaturghi, librettisti e plagiari<br />

– Or tu, sublime attore, alta una fiaccola<br />

Scotendo in mano <strong>di</strong>scendesti al fondo<br />

Della buia caverna in cui nascondesi<br />

Entro la terra un mondo.<br />

Animoso scendesti del Poeta<br />

Nel vasto impero ove il volgo si te<strong>di</strong>a,<br />

E forzasti a parlar, possente atleta,<br />

La velata trage<strong>di</strong>a.<br />

E il popol vide corruscar <strong>di</strong> rutili<br />

Gemme la vólta – e le pareti in fiamma<br />

Pareangli allora che la vita scorrere<br />

Sentivasi nel dramma. 9<br />

Secondo Guglielminetti si tratta <strong>di</strong> uno dei testi poetici meno riusciti <strong>di</strong><br />

<strong>Gualdo</strong>, il quale probabilmente era stato indotto a scrivere l’ode dal fatto che<br />

anche l’amico poeta cubano, francese d’elezione, José-Maria de Here<strong>di</strong>a aveva<br />

composto un sonetto analogo de<strong>di</strong>cato all’attore italiano: comune ad entrambe<br />

le liriche, sostiene il critico, “è il ricordo entusiastico delle interpretazioni offerte<br />

dal Rossi <strong>di</strong> Amleto, Macbeth e Re Lear”, ma, aggiunge, “nei versi del<br />

<strong>Gualdo</strong>, inoltre, vi è un tentativo <strong>di</strong> evocare le atmosfere d’incubo e <strong>di</strong> sangue<br />

tipiche delle maggiori trage<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Shakespeare”. 10 Importante notare come, nella<br />

strofa conclusiva, Rossi venga appellato “infaticabil cercatore ar<strong>di</strong>to”, analogamente<br />

a come, nell’articolo apparso tre anni prima in Francia, lo stesso <strong>Gualdo</strong><br />

lo aveva definito “chercheur passionné” 11 in riferimento alla sua sperimentazione<br />

artistica che gli aveva permesso, dopo una lunga gavetta e sfruttando pienamente<br />

ogni più piccola parte del suo infallibile istinto, <strong>di</strong> giungere “vicorieusement<br />

au but de ses efforts”. 12 Una ricerca, quella <strong>di</strong> Rossi, che aveva portato<br />

alle estreme conseguenze uno <strong>degli</strong> aspetti della riforma teatrale perpetrata dal<br />

suo stesso maestro, Gustavo Modena, ossia l’intenso processo <strong>di</strong> creazione psicologica<br />

dei personaggi interpretati. L’analisi gual<strong>di</strong>ana, in effetti, si sofferma a<br />

lungo su questo aspetto, da un lato esaltando (in entrambi gli interventi) la per-<br />

9 L. GUALDO, A Ernesto Rossi, in «L’Illustrazione Italiana», cit., p. 395, rist. con lievi<br />

mo<strong>di</strong>fiche in ID., Le Nostalgie, cit., p. 208 e poi in ID., Romanzi e Novelle, cit., p. 1216.<br />

10 M. GUGLIELMINETTI, «Le Nostalgie» <strong>di</strong> <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, cit., p. 285.<br />

11 L. GUALDO, Représentations de M. Ernesto Rossi, cit., p. 152.<br />

12 Ibidem.<br />

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