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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

italiano avesse voluto, attraverso l’incipit del suo primo romanzo francese, riannodare<br />

i fili con il libro <strong>di</strong> Flaubert dal suo momento conclusivo. L’avvio del<br />

libro si configurerebbe, insomma, come riscrittura della vicenda sentimentale <strong>di</strong><br />

Frédéric, del cosa sarebbe potuto accadere se la donna amata, dopo la morte <strong>di</strong><br />

suo marito e dopo l’emblematico taglio della ciocca <strong>di</strong> capelli, avesse finalmente<br />

deciso <strong>di</strong> concedersi al suo spasimante.<br />

Or dunque, in<strong>di</strong>pendentemente dalle varie interpretazioni – o, meglio, accanto<br />

ed unitamente ad esse – offerte dalla critica e fin qui riportate, è senza<br />

dubbio dato lampante che nell’opera tutta <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong>, ivi compresa quella pubblicistica,<br />

esiste una serie <strong>di</strong> affinità (dal calco linguistico al richiamo situazionale)<br />

con il grande modello Flaubert e, in particolare, con la sua Éducation sentimentale,<br />

affinità che potrebbero essere aggiunte, a titolo esemplificativo, accanto<br />

a quelle già segnalate: la trama stessa della Ressemblance, in effetti, riecheggia<br />

l’ope-razione <strong>di</strong> condensazione delle due figure (soprattutto dei visi) <strong>di</strong><br />

Madame Arnoux e della Marescialla messa in atto da Frédéric nella seconda<br />

parte del volume dell’autore francese; 39 l’ebbrezza e la vertigine che colpiscono<br />

Paolo nella conclusione <strong>di</strong> Decadenza 40 nell’attesa del ritorno <strong>di</strong> Silvia, poi, ricordano<br />

il turbamento che avverte Frédéric trovandosi <strong>di</strong>nnanzi a Rosanette ed<br />

in seguito al quale si riaccenderà il suo amore nei confronti <strong>di</strong> lei; 41 o, ancora, la<br />

sequenza iniziale del primo romanzo gual<strong>di</strong>ano in cui Maurice sembra voler far<br />

sparire la pendola a furia <strong>di</strong> fissarla 42 pare ripercorrere in falsariga l’episo<strong>di</strong>o in<br />

cui Frédéric cerca <strong>di</strong> accelerare il tempo e vincere la noia puntando l’orologio<br />

in casa <strong>di</strong> Regimbart; 43 la figura, inoltre, ancora nella Ressemblance, <strong>di</strong> Alfred<br />

Talvet e l’ideologia <strong>di</strong> cui si fa portavoce si rifanno palesemente al personaggio<br />

39 Una condensazione che potrebbe essere sintetizzata nel pronome «te», riferibile tanto a<br />

Marie quanto a Rosanette, pronunciato da Frédéric nella frase conclusiva della seconda sezione<br />

del romanzo – “il y avait trop longtemps que je te désiderais” – dopo aver condotto la Marescialla<br />

“dans le logement préparé pour l’autre” (G. FLAUBERT, L’Éducation sentimentale.<br />

Histoire d’un jeune homme, é<strong>di</strong>tion de P. M. Wetherill, Paris, Garnier, 1984, pp. 284-285)<br />

40 L. GUALDO, Decadenza, in Romanzi e Novelle, cit., p. 1129.<br />

41 G. FLAUBERT, L’Éducation sentimentale, cit., p. 344: “Il eut comme un vertige. Rosanette<br />

[…] l’avait agacé toute l’après-mi<strong>di</strong>; et le vieil amour se réveilla”.<br />

42 Le prime pagine del romanzo gual<strong>di</strong>ano mostrano il protagonista costantemente con “les<br />

yeux fixés sur le cadran de la pendule” in attesa dell’alba <strong>di</strong> un nuovo anno che a lui pare non<br />

voler mai giungere (L. GUALDO, Une ressemblance, in Romanzi e Novelle, cit., p. 229).<br />

43 G. FLAUBERT, L’Éducation sentimentale, cit., p. 107: “[…] et si les regards pouvaient<br />

user les choses, Frédéric aurait <strong>di</strong>ssous l’horloge à force d’attacher dessus les yeux”.<br />

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