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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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Il teatro ottocentesco: attori, drammaturghi, librettisti e plagiari<br />

per l’esecuzione teatrale, ci sarebbe stata in Francia un’altra Esposizione. Questa<br />

perplessità è illustrata in una sua lettera a Fogazzaro datata 19 aprile 1889:<br />

Avrai letto sui giornali che sto scrivendo un dramma per Sarah Bernhardt. È vero.<br />

Essa me ne fece richiesta qui a Milano: quando poi andai a Torino le portai uno scenario<br />

che ottenne la sua entusiastica approvazione. Essa avrebbe voluto rappresentare il<br />

dramma a Parigi durante l’Esposizione, ma a me, a <strong>Gualdo</strong> e a Boito, quell’epoca <strong>di</strong><br />

fiera garba poco e pare poco propizia a un buon successo letterario. […]. Durante<br />

l’Esposizione i Parigini abbandonano la loro città al mondo intero e specialmente quei<br />

parigini che dettano la legge in materia d’arte e <strong>di</strong> teatro. 55<br />

A questo messaggio Fogazzaro risponde a sua volta da Vicenza il successivo<br />

24 aprile; la lettera in questione rappresenta uno dei pochissimi documenti<br />

epistolari da lui redatti contenenti menzione del nome <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong>, personaggio<br />

con il quale – come si è detto nel capitolo de<strong>di</strong>cato ai rapporti del critico milanese<br />

con i romanzieri italiani – non è certo se l’autore veneto godesse <strong>di</strong> una<br />

conoscenza <strong>di</strong>retta, ma <strong>di</strong> cui sicuramente aveva sentito parlare e ricevuto informazioni<br />

tramite il comune amico Giacosa:<br />

Sapevo dai giornali del dramma per la Bernhardt. Mi pare che Boito e <strong>Gualdo</strong> abbiano<br />

perfettamente ragione. Capisco bene che c’è da trepidare perché non basta fare i<br />

conti con l’arte, bisogna anche farli con la politica. 56<br />

Nel gennaio del 1891 i copioni del dramma, sia in francese che in italiano,<br />

risultano ormai ultimati: la Dame de Challant dovrà essere interpretata al <strong>di</strong> là<br />

delle Alpi dalla Bernhardt, mentre a Milano avrà inizio la tournée della Signora<br />

<strong>di</strong> Challant con protagonista Eleonora Duse, sebbene, avverte Nar<strong>di</strong> sulla scorta<br />

delle numerose testimonianze da lui raccolte, l’accordo per l’andata in scena al<br />

teatro dei Filodrammatici risulti “posteriore al compimento dell’originale francese<br />

per la Bernhardt”. 57 Un provvisorio collaudo del testo era stato fatto nel<br />

marzo precedente, come si evince da una notizia riportata sulla «Gazzetta piemontese»,<br />

con l’istituzione <strong>di</strong> un comitato <strong>di</strong> lettura costituito da “alcuni amici<br />

55 Ivi, pp. 630-631.<br />

56 A. FOGAZZARO, Lettere scelte, a cura <strong>di</strong> T. Gallarati Scotti, Milano, Mondadori,<br />

1940, p. 55. Il curatore del carteggio, non essendo a conoscenza della lettera <strong>di</strong> Giacosa <strong>di</strong> cui la<br />

presente costituisce la risposta, conduce erroneamente gli avvertimenti <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> e Boito alle<br />

<strong>di</strong>fficili relazioni tra Italia e Francia durante gli anni del ministero Crispi (1889-1891).<br />

57 P. NARDI, Vita e tempo <strong>di</strong> Giuseppe Giacosa, cit., p. 641.<br />

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