20.05.2013 Views

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’esperienza cosmopolita del passeur culturel<br />

milmente a <strong>Gualdo</strong>, sebbene ostacolata da una grave paralisi, continuò a recarsi,<br />

ogni anno, almeno una volta in Francia. Però, mentre il narratore era solito soggiornare<br />

oltralpe il più delle volte a Parigi – ma non solo –, Vittoria Cima pre<strong>di</strong>ligeva<br />

Nizza, luogo in cui aveva trascorso lunghi perio<strong>di</strong> della propria infanzia.<br />

I salotti <strong>di</strong> Chiara Maffei e Vittoria Cima <strong>di</strong>sponevano anche <strong>di</strong> se<strong>di</strong> estive,<br />

sulle rive dei laghi lombar<strong>di</strong>, dove erano accolti soltanto i veri fedelissimi delle<br />

due dame. Dalle accurate biografie <strong>di</strong> Boito e Giacosa realizzate da Piero Nar<strong>di</strong>,<br />

scopriamo <strong>di</strong> vere e proprie villeggiature nella residenza estiva <strong>di</strong> Clusone del<br />

quartetto Arrigo Boito, Giuseppe Giacosa, Giovanni Verga e <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>,<br />

quartetto che spesso decideva <strong>di</strong> avventurarsi anche in lunghe gite fin sulle cime<br />

delle Dolomiti. Quando quest’ultimo, trovandosi all’estero, non poteva prender<br />

parte ai soggiorni estivi, <strong>di</strong>fficilmente perdeva occasione per informarsi <strong>di</strong><br />

quanto avveniva sulle sponde del lago e non <strong>di</strong> rado scriveva a Vittoria Cima<br />

per chiedere notizie ed aggiornamenti, nonché per esprimere il rammarico della<br />

propria assenza. Un esempio, tra i molti, è il messaggio ine<strong>di</strong>to inviato alla dama<br />

salonnière in vacanza a Cernobbio nell’estate del ’69, quando, dalla Spagna,<br />

dopo aver descritto l’itinerario del proprio viaggio, <strong>Gualdo</strong> aveva affermato in<br />

tono vagamente nostalgico: “Sapete che Sestri è brillantissimo? Bagni, sonate,<br />

trottate, ricevimenti alla sera e interrogazioni frammiste a carezze all’erede <strong>di</strong><br />

casa Serra. Quando ci si pensa s’apprezza ancor più i Pirenei – e anche il lago<br />

<strong>di</strong> Como e il Triestino mio e mesto (asino!) sono soavi. Non è vero?”). 172<br />

Tuttavia non bisogna pensare che chi, suo malgrado, veniva escluso o non<br />

aveva modo <strong>di</strong> accedere ai salons, non avesse alternative per partecipare alla vita<br />

mondana della città. La Milano <strong>di</strong> questi anni, come si è detto, è un luogo in<br />

cui tutti <strong>di</strong>scutono: chiunque voglia conversare, raccontare, <strong>di</strong>alogare, troverà<br />

sempre qualcuno <strong>di</strong>sposto a farlo, in una <strong>di</strong>mensione più intima o più affollata,<br />

ma sempre accogliente; in alcuni casi la conversazione sembra snodarsi <strong>di</strong> casa<br />

in casa, <strong>di</strong> luogo in luogo, da un salotto ad un caffè, ad un palco dell’opera. E<br />

<strong>di</strong>fatti proprio il Teatro alla Scala è considerato il salotto <strong>di</strong> Milano. Si pensi<br />

che già nel lontano 1816 Stendhal, ‘citta<strong>di</strong>no milanese’ dal 1814 al 1821, aveva<br />

annotato nelle sue memorie <strong>di</strong> viaggio in Italia: “Il teatro della Scala è il salotto<br />

della città. Ci si riunisce soltanto lì; non si riceve in nessuna casa. Ci vedremo<br />

alla Scala, è frase corrente per ogni genere d'affari”. 173<br />

172 Lettera 5, ine<strong>di</strong>ta, datata “Biarritz, 3 agosto 69”. Fondo Vittoria Cima, c.3.b.40(5).<br />

173 STENDHAL, Roma, <strong>Napoli</strong>, Firenze nel 1817. Viaggio in Italia da Milano a Reggio<br />

Calabria, Roma-Bari, Laterza, 1974, p. 5.<br />

52

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!