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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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I Poeti d’Oltralpe: adesione ed esportazione dei nuovi modelli<br />

ner pourquoi vous vous taisez à ce point. Serait-ce un nouvel et terrible accès de<br />

Marcel-Remisme excessivement prolongé?”. 264 Ma la testimonianza più eclatante,<br />

manifestazione in<strong>di</strong>scutibile della collera <strong>di</strong> Montesquiou, è rappresentata<br />

dall’iscrizione latina – posta a mo’ <strong>di</strong> cornice attorno alla figura del poeta fotografato<br />

da L. Cassin – ritrovata da Montera: “Ad inimicum / amicum / <strong>Gualdo</strong>nem<br />

/ Mons Esquious. / Apriliter / 1884”. 265 Parrebbe che, comunque, la delicata<br />

situazione non si sia protratta a lungo, come appare comprensibile dalla ripresa<br />

dell’abituale carteggio tra i due e come risulta evidente da un messaggio<br />

<strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> in<strong>di</strong>rizzato da Parigi a Vittoria Cima nel corso del 1886: “Montesquiou<br />

mi asse<strong>di</strong>a come al solito, ma è più che mai interessante”. 266<br />

Un’affinità elettiva, dunque, più che una vera e propria, usuale, canonica<br />

amicizia; una sintonia innata che farà correre “d’un seul galop” <strong>Gualdo</strong> a bordo<br />

<strong>di</strong> una sleeping car da Milano a Parigi 267 al solo pensiero <strong>di</strong> poter trascorrere un<br />

i<strong>di</strong>lliaco pomeriggio letterario in compagnia dell’amico, ma allo stesso tempo<br />

anche una felicemente riuscita ricerca <strong>di</strong> riscontri tra animi dotati <strong>di</strong> un comune<br />

sentire, indoli raffinate che hanno saputo, nonostante tutto, confidarsi i più intimi<br />

tormenti. La paura gual<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> un’impellente mort consciente, in particolare,<br />

è forse la confidenza più preziosa rimastaci: alla loro corrispondenza il<br />

mittente italiano ha voluto affidare il suo più recon<strong>di</strong>to timore, quello <strong>di</strong> una<br />

impellente morte dello spirito con l’annesso rischio <strong>di</strong> rendere irreversibilmente<br />

in<strong>di</strong>stincte ciò che entrambi ritenevano la più significativa delle doti umane: “la<br />

mémoire des choses passées – dont l’existence même […] paraît douteuse”. 268<br />

7.5 Mallarmé, “plume évocatrice, dans un tourbillon de rêve et de mystère”<br />

Il 18 luglio 1872 François Coppée annotava nel suo Journal intime: “Vu le<br />

poète italien <strong>Gualdo</strong>, dont la grâce mala<strong>di</strong>ve me séduit beaucoup. Passé avec lui<br />

264<br />

Lettera XV, da Nervi, risalente al 1885. Ivi, pp. 333-334. Flavien Marcel Rémi è lo<br />

pseudonimo usato da Montesquiou durante i suoi viaggi in incognito in Olanda (cfr. A. BER-<br />

TRAND, Les curiosités esthétiques de Robert de Montesquiou, Genève, Droz, 1996, p., 486).<br />

265<br />

P. DE MONTERA, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, cit., p. 79.<br />

266<br />

Fondo Vittoria Cima, c.3 b.40(15). Documento ine<strong>di</strong>to.<br />

267<br />

Lettera XXXIX (databile tra 1883 e1884). V. DONATO RAMACIOTTI, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong><br />

e Robert de Montesquiou (con lettere ine<strong>di</strong>te), cit., p. 364.<br />

268 Lettera V<strong>II</strong>I (giugno 1883). Ivi, p. 323.<br />

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