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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

pate con i rispettivi amanti (“l’enfant victime des amoureux passionnés, par sa<br />

bonne et par sa mère”, 247 scrive Zola nel bozzetto del romanzo) –, dopo essersi<br />

rifiutata <strong>di</strong> ricevere le cure offertegli dal dottor Deberle. Il critico si sofferma in<br />

special modo sulla scena che vede come protagoniste, a seguito della piccola<br />

bara can<strong>di</strong>da, tutte le bambine amiche <strong>di</strong> Jeanne, “quelle stesse che Zola ci descrive<br />

prima così bene coi loro <strong>di</strong>versi costumi e le infantili esigenze nel ballo<br />

<strong>di</strong> casa Deberle 248 – ora invece uniformemente vestite <strong>di</strong> bianco”, 249 tanto le più<br />

piccole, ancora non ben consce dell’accaduto, quanto le più gran<strong>di</strong>, istintivamente<br />

tristi <strong>di</strong>nanzi al feretro ricoperto <strong>di</strong> fiori.<br />

L'analisi gual<strong>di</strong>ana, passata in rassegna, infine, anche l'importanza destinata<br />

ai personaggi secondari, si conclude con una sorta <strong>di</strong> apoteosi dell'autore del<br />

grande ciclo dei Rougon-Macquart (che “sta compiendo colla tenacità <strong>di</strong> proposito<br />

che i gran<strong>di</strong> lavoratori sanno immaginare e compiere”) 250 per aver intrapreso<br />

un lavoro a tal punto colossale che per ar<strong>di</strong>tezza può rammentare solo quello<br />

<strong>di</strong> Balzac – il riferimento è chiaramente alla Comé<strong>di</strong>e humaine, opera che lo<br />

stesso Zola aveva definito l'unico e valido esempio <strong>di</strong> “épopée moderne […]<br />

crée en France” 251 – e con la promessa <strong>di</strong> tentare <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care in futuro un lungo<br />

ed accurato stu<strong>di</strong>o critico all'autore <strong>di</strong> Une page d'amour: in tale occasione il<br />

giornalista si propone <strong>di</strong> voler esaminare le sorti <strong>di</strong> questo grande scrittore d'oltralpe<br />

“il cui valore fu indovinato da pochi fin dalla pubblicazione dei suoi primi<br />

romanzi”. 252 Proprio all'insegna <strong>di</strong> questo intento si apre, a <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza,<br />

il lungo stu<strong>di</strong>o gual<strong>di</strong>ano, apparso in due puntate sulle pagine della «Illustrazione<br />

Italiana» tra gennaio e febbraio 1889, de<strong>di</strong>cato a Le Rêve. 253 Annun-<br />

247<br />

É. ZOLA, Documents. Ébauche iné<strong>di</strong>te d'Une page d'amour, cit., p. 397<br />

248<br />

Cfr. A. MC QUEEN, Les Bals costumés des Rougon-Macquart, in AA. VV., Sur quel<br />

pied danser? Danse et littérature, Amsterdam, Rodopi, 2005, pp. 191-200.<br />

249<br />

L. GUALDO, Émile Zola – Une page d'amour, cit., p. 396.<br />

250<br />

Ibidem.<br />

251<br />

É. ZOLA, Deux définitions du roman (1867), in ID., Écrits sur le roman naturaliste,<br />

é<strong>di</strong>tion présentée et commentée par G. Gengembre, Paris, Pocket, 1999, p. 51.<br />

252<br />

L. GUALDO, Émile Zola – Une page d'amour, cit., p. 396. Basterebbe pensare al malcontento<br />

espresso da Zola nella prefazione alla seconda e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Thérèse Raquin (1868), dove<br />

egli lamenta la pessima accoglienza riservata a questo suo romanzo giovanile sia da parte dei<br />

gran<strong>di</strong> critici che da parte dei fogli letterari meno prestigiosi. Nella conclusione, ironicamente,<br />

Zola afferma <strong>di</strong> non aver alcun rimpianto né alcun rimprovero da far loro, ma anzi si <strong>di</strong>ce<br />

“charmé de constater que mes confrères ont des nerfs sensibles de jeune filles”.<br />

253<br />

ID., L'ultimo romanzo <strong>di</strong> Zola. Le Rêve (I), cit., pp. 63-66 e ID., L'ultimo romanzo <strong>di</strong><br />

Zola. Le Rêve (<strong>II</strong> ed ultimo), cit., pp. 79-82.<br />

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