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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

cace des pages charmantes que vous m’offrez”. 625 Con queste parole <strong>Gualdo</strong><br />

non sembrerebbe riferirsi alla raccolta Du sang, de la volupté et de la mort (che<br />

<strong>di</strong> lì a poco Barrès gli avrebbe inviato) poiché il volume non era all’epoca ancora<br />

stato pubblicato; l’allusione parrebbe piuttosto alle pagine del racconto<br />

L’Automne à Parme ed al suo sottotitolo-de<strong>di</strong>ca dal momento che, pur essendo<br />

trascorsi alcuni mesi da quando tale articolo era stato dato alle stampe nell’ottobre<br />

del 1893, <strong>Gualdo</strong> segnala nella lettera il ritardo (forse dovuto a motivi <strong>di</strong> salute)<br />

con cui si stava finalmente apprestando ad esprimere la propria gratitu<strong>di</strong>ne:<br />

“Mais, quoique bien en retard, je vous envoie ce mot maintenant pour vous<br />

en remercier moi même de tout cœur”. 626 Dopo questo ultimo documento epistolare<br />

inviato dall’italiano sembrerebbero cessare i contatti tra i due scrittori:<br />

non c’è più traccia <strong>di</strong> messaggi, né <strong>di</strong> menzioni <strong>di</strong> genere alcuno. Non esistono<br />

neppure testimonianze, lasciate da parte <strong>di</strong> terzi, che accomunino i nomi <strong>di</strong><br />

<strong>Gualdo</strong> e Barrès dopo il 1894, fatta eccezione per una lettera, priva <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione<br />

dell’anno, <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> a Robert de Montesquiou che Valeria Donato Ramaciotti<br />

ha giustamente all’ottobre 1895: al suo interno il mittente informa l’amico<br />

<strong>di</strong> essersi finalmente ritrasferito a Parigi – non più alla solita rue de la Paix, ma<br />

nel più appartato avenue Friedland, per sfuggire i luoghi abitualmente frequentati<br />

– dopo il lungo soggiorno forzato ad Aix, dove aveva appena terminato un<br />

ciclo <strong>di</strong> cure termali che avrebbero dovuto giovare alla sua paralisi agli arti inferiori.<br />

Nella conclusione del documento <strong>Gualdo</strong> domanda al suo destinatario se<br />

per caso avesse già avuto notizia della sua nuova sistemazione nella capitale dal<br />

comune amico Barrès:<br />

Vous saurez déjà par Barrès ma présence dans cet Hôtel Campbell, où j’ai des fenêtres<br />

dans une ravissante position, et d’où je vous ai vu un jour passer en voiture”. 627<br />

Insieme alle lettere, o anche alle sole menzioni, hanno poi termine anche i<br />

reciproci invii <strong>di</strong> libri: Du sang, de la volupté et de la mort rappresenta il cronologicamente<br />

più avanzato tra i testi mandati in dono a <strong>Gualdo</strong>, il quale, a sua<br />

volta, aveva offerto (dopo Une ressemblance, Le Nostalgie e Un mariage ex-<br />

625<br />

Fonds Barrès. Lettera 5, ine<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> a Barrès.<br />

626<br />

Ibidem.<br />

627<br />

Lettera XXXV <strong>di</strong> <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> a Robert de Montesquiou intestata “Hôtel Campbell –<br />

Paris le 22 Octobre 189[5]” e pubblicata in V. DONATO RAMACIOTTI, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> e Robert<br />

de Montesquiou. Con lettere ine<strong>di</strong>te, cit., p. 359.<br />

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