20.05.2013 Views

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’esperienza cosmopolita del passeur culturel<br />

<strong>Gualdo</strong> afferma, a proposito del salotto della principessa Matilde (la quale, però,<br />

viene opportunamente elogiata per classe e bellezza nonostante l’età), che:<br />

Il salon della Principessa Matilde dove sono stato un paio <strong>di</strong> volte si fa sempre più<br />

noioso. Essa riceverà come sempre domenica ventura perché compie i 68 anni. Sarà<br />

vestita <strong>di</strong> bianco, con perle e decolletée. È veramente meravigliosa – tanto più che fa la<br />

vecchia. 202<br />

Oltre che al salotto Bonaparte, la presenza <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> era benvoluta in gran<br />

parte dei salons littéraires della Parigi dell’epoca; tra le sue prime frequentazioni<br />

– già sul finire <strong>degli</strong> anni ’60 – vanno annoverate quelle dei mar<strong>di</strong>s <strong>di</strong><br />

Sthephane Mallarmé in rue de Rome, dove conobbe in prima istanza François<br />

Coppée (che a sua volta riceveva nella sua casa <strong>di</strong> rue Ou<strong>di</strong>not, dove l’italiano<br />

entrerà in contatto, tra gli altri, con Barbey d’Aurevilly nel 1872), e quelle chez<br />

Catulle Mendès, che gli valsero i primi contatti con Théophile Gautier e sua figlia<br />

Ju<strong>di</strong>th. In seguito, con l’ampliamento della sua cerchia <strong>di</strong> contatti nella capitale<br />

francese, lo scrittore milanese inizierà a recarsi con sempre maggiore assiduità<br />

ai ricevimenti settimanali del grenier Goncourt, dei salotti <strong>di</strong> Lecomte<br />

de Lisle, <strong>di</strong> Here<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> Daudet, della principessa <strong>di</strong> Chimay (nelle cui sale gli<br />

verrà presentato Robert de Montesquiou), alle cosiddette réunions désordonnées<br />

presso l’e<strong>di</strong>tore Lemerre, mentre riuscirà a fare la sua comparsa, benché in<br />

un’occasione soltanto, ad<strong>di</strong>rittura al salon-temple <strong>di</strong> Victor Hugo. Tuttavia ci si<br />

occuperà, <strong>di</strong> volta in volta, <strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong> queste visite in relazione ai rapporti <strong>di</strong><br />

<strong>Gualdo</strong> con i vari scrittori d’oltralpe analizzati nei prossimi capitoli. Allo stesso<br />

modo verranno trattate la maggior parte delle considerazioni del critico (per il<br />

loro acume sovente degne <strong>di</strong> un critico drammatico) relative al teatro francese,<br />

viste le molteplici presenze dell’italiano ad alcune delle più esclusive premières.<br />

In questa sede, invece, ci si limiterà comunque a ricordare almeno la grande<br />

attenzione prestata da questi ad una celebre star, vero monstre sacré 203 dei suoi<br />

tempi: l’attrice parigina Sarah Bernhardt.<br />

L’arcana creatura – com’egli ebbe a definirla in un suo componimento e<br />

come reverenzialmente e cifratamente era solito nominarla all’interno dei suoi<br />

carteggi – era l’interprete drammatica più famosa della Francia tardottocentesca:<br />

per oltre trentacinque anni questa donna dominerà le scene dei teatri <strong>di</strong> Pa-<br />

202 Ibidem.<br />

203 R. SHATTUCK, Gli anni del banchetto, cit., p. 38.<br />

61

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!