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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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I Poeti d’Oltralpe: adesione ed esportazione dei nuovi modelli<br />

Pour la première fois depuis l’âge de sept ans (à Paris) je suis retombé malade: j’ai<br />

eu d’abord un évanouissement, causé par les grandes chaleurs, par des longues souffrances<br />

morales, &, il faut l’avouer aussi, manifesté en dernière occasion par une in<strong>di</strong>gestion<br />

de cerises. A cette défaillance était mêlé un certain désordre nerveux, qui m’a<br />

donné pendant quelques jours un peu de fièvre & que les médecins (i<strong>di</strong>ots) ont soigné<br />

par certains remèdes & par un régime très spécial. 194<br />

Per sua fortuna, tuttavia, alcuni mesi <strong>di</strong> tranquillità faranno seguito all’episo<strong>di</strong>o<br />

appena riportato, mesi durante i quali <strong>Gualdo</strong> decise <strong>di</strong> recarsi in Francia<br />

dove continuerà tutte le cure, cercando <strong>di</strong> non strapazzarsi, prendendo le porcherie<br />

prescrittegli dagli esculapi e, specialmente, tentando <strong>di</strong> frequentare il<br />

meno possibile il bel mondo. Tra le poche persone che scrive <strong>di</strong> aver visto, racconta<br />

a sua cugina, c’è proprio quel “Coppée, che mi ha ricevuto con una gran<br />

festa. Egli è ancora in campagna, nella villa che ha comperata e che già conosco,<br />

e domani andrò da lui”. 195 Purtroppo l’aggravarsi delle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

salute e la conseguente paralisi gli impe<strong>di</strong>ranno in seguito <strong>di</strong> muoversi e lo costringeranno<br />

per lungo tempo in casa. Circondato dagli amici d’oltralpe, comunque,<br />

l’ammalato narra a donna Vittoria <strong>di</strong> non esser rimasto praticamente<br />

mai solo: ancora nel corso del 1895, cioè oltre un anno dopo la fatale ricaduta,<br />

affermerà <strong>di</strong> avere sempre “molte, troppe visite” tra le quali la più gra<strong>di</strong>ta restava<br />

in ogni occasione quella <strong>di</strong> Coppée, al suo capezzale “tutti i giorni”, tranne<br />

nei perio<strong>di</strong> in cui anch’egli era afflitto da qualche in<strong>di</strong>sposizione. 196 È a quest’epoca<br />

che il poeta suo primo confidente si rivelerà per <strong>Gualdo</strong> una fonte eccezionale<br />

<strong>di</strong> notizie, anche retrospettive, relative al suo stesso stato sanitario. I<br />

me<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong>fatti, in accordo con i familiari, avevano deciso <strong>di</strong> tenergli in parte nascosta<br />

la verità e il reale decorso <strong>di</strong> quella mielite sifilitica che ben <strong>di</strong>fficilmente<br />

gli avrebbe permesso un giorno <strong>di</strong> risollevarsi in pie<strong>di</strong> sulle proprie gambe:<br />

Nei giorni che Coppée è rimasto qui ho potuto [...] sapere da lui la verità retrospettiva<br />

(che già in parte supponevo) cioè quanto fui gravemente e peggio ammalato l’anno<br />

scorso, e solo come la mia forte costituzione mi abbia per questa volta salvato – senza<br />

contare le cure affettuose ed assidue <strong>di</strong> Barbavara e <strong>di</strong> Jullien, cui devo un’immensa<br />

riconoscenza, e che ebbi la fortuna <strong>di</strong> poter avere costantemente. Altrove e con altri<br />

me<strong>di</strong>ci le cose sarebbero state ben <strong>di</strong>verse, e certo non sarei qui a raccontarle. 197<br />

194<br />

Lettera XXX<strong>II</strong>. Ivi, p. 284.<br />

195<br />

Lettera a Giulia Litta Mo<strong>di</strong>gnani. Fondo <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, Z80suss. b.2(7).<br />

196<br />

Lettera ine<strong>di</strong>ta. Fondo Vittoria Cima c.3.b.40(24).<br />

197<br />

Lettera a Giulia Litta Mo<strong>di</strong>gnani. Fondo <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> Z80suss. b.3(29).<br />

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