20.05.2013 Views

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

[…] ce pessimisme […] arrivera tout à l’heure à se confondre avec la plus pure<br />

théorie chrétienne; dans une compassion immense, illimitée pour toutes les souffrances<br />

quelles qu’elles soient, et dérivant de n’importe quelles causes, pour toutes les souffrance<br />

qui, réunies, forment l’universelle douleur de la vie, pour la quelle aucune pitié<br />

ne sera jamais trop vaste. 481<br />

Con queste parole <strong>Gualdo</strong> pare quasi precisare la definizione <strong>di</strong> “pessimisme<br />

indulgent”, fondato sulla consapevolezza dell’universale dolore della vita<br />

che accomuna gli uomini in un unico tragico destino poiché consiste in uno stato<br />

d’animo <strong>di</strong> “paix tragique, mais suprême”. 482 Inoltre, nota <strong>Gualdo</strong>, non bisogna<br />

<strong>di</strong>menticare che la maggior parte dei “pessimistes modernes” sono nell’esistenza<br />

giornaliera, al pari suo e dello stesso Bourget, “des épicuriens paisibles,<br />

d’un épicureisme spiritual en partie, mais complet”. 483 L’autore perviene, in<br />

conclusione, alla constatazione che lo scrittore pessimista può illudersi <strong>di</strong> perseverare<br />

ancora un valore nell’intensità della vita solo continuando a vivere nella<br />

consapevolezza <strong>di</strong> quanto aveva affermato in Les Aveux: “Je songe qu’aucun<br />

but ne vaut aucun effort”, verso con il quale, significativamente, <strong>Gualdo</strong> sigilla<br />

in chiusura entrambe le redazioni, italiana e francese, dei suoi articoli su Paul<br />

Bourget. 484 Pertanto, quando ne analizza i romanzi in un clima <strong>di</strong> aperta crisi<br />

del genere romanzesco, alla vigilia delle celebrazioni <strong>di</strong> quelli che, durante una<br />

conferenza a Copenaghen nel 1892, Léon Bloy etichetterà come “funérailles du<br />

Naturalisme”, <strong>Gualdo</strong> sembra voler rimanere da un lato fedele al metodo del realismo<br />

psicologico – <strong>di</strong> indubbia derivazione naturalista –, che anzi approfon<strong>di</strong>sce<br />

attraverso letture <strong>di</strong> un certo Capuana, e in parte <strong>di</strong> Goncourt e Zola, ma<br />

dall’altro è pronto a <strong>di</strong>struggerne criticamente le procedure in via <strong>di</strong> consolidamento<br />

aprendosi al bagliore dei più recenti stili e miti decadenti, senza dubbio<br />

maggiormente consoni ad esprimere nuove e <strong>di</strong>verse concezioni della vita e della<br />

realtà. In effetti, con il suo ultimo romanzo, il già citato Decadenza (proprio<br />

del 1892), parrebbe che <strong>Gualdo</strong> voglia condurre davvero Paolo Renal<strong>di</strong>, il pro-<br />

481<br />

Ivi, p. 601.<br />

482<br />

Ibidem.<br />

483<br />

Ivi, p. 602. Si veda, inoltre, V. DONATO RAMACIOTTI, in <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> e Robert de<br />

Montesquiou. Con lettere ine<strong>di</strong>te,cit., pp. 281-307.<br />

484<br />

In verità Bourget suggerirà, nell’introduzione alle sue Sesations d’Italie, che è possibile<br />

seguire anche un’altra strada che consiste nel cercare “gli angoli più refrattari al cosmopolitismo<br />

livellatore”, pretendendo <strong>di</strong> essere un semplice “turista” del mondo, purché ci si immedesimi<br />

in un turista che si comporta come colui “che sia stato il primo a godere il suo viaggio”(P.<br />

BOURGET, Sensazioni d’Italia, a c. <strong>di</strong> L. G. Tencioni, Milano, Morreale, 1927, p. 11).<br />

414

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!