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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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Il teatro ottocentesco: attori, drammaturghi, librettisti e plagiari<br />

stessi amici milanesi <strong>Gualdo</strong> e Boito. Fonte <strong>di</strong> questa notizia è un articolo <strong>di</strong><br />

Giovanni Pozza uscito sulle pagine del «Corriere della sera», 44 ma anche una<br />

lettera dello stesso <strong>Gualdo</strong> in cui egli avverte Montesquiou <strong>di</strong> aver trascorso<br />

qualche giorno a Torino “pour assister à la première d’un nouveau drame de<br />

mon ami Giacosa, lequel”, aggiunge con ironia, “quoique fort beau, très fin et<br />

très moderne, a obtenu un grand succès”. 45 Stessa sorte per il dramma a Milano,<br />

dove, scrive sempre <strong>Gualdo</strong> – questa volta rivolgendosi ad un altro suo corrispondente<br />

francese, Coppée – “la pièce de Giacosa vient d’avoir ici un succès<br />

aussi éclatant qu’à Turin; il est ici et vous envoie ses meilleurs souvenirs”. 46<br />

Non deve stupire questo interesse del piemontese per il poeta parnassiano: i<br />

due erano infatti in contatto già da tempo ed in buoni rapporti; lo <strong>di</strong>mostrerebbero<br />

due brevi biglietti trovati nell’archivio <strong>di</strong> Colleretto in cui Coppé accetta<br />

un invito <strong>di</strong> Giacosa in nome del “notre cher <strong>Gualdo</strong>” che gli ha “si souvent et<br />

si amicalement parlé” 47 del destinatario del biglietto che, in effetti, desidererà<br />

rivederlo anche nel periodo in cui il milanese sarà molto malato, quando i due<br />

continueranno a frequentarsi, come attesta un secondo messaggio del poeta parigino,<br />

che vorrebbe nuovamente incontrare Giacosa allo scopo <strong>di</strong> “causer avec<br />

vous de notre cher et malheureux <strong>Gualdo</strong>”. 48 Proprio in Francia gli echi dei<br />

trionfi dei Tristi amori erano stati il motivo che aveva spinto Paul Alexis a trarne<br />

una versione da mettere in scena al <strong>di</strong> là delle Alpi con il nuovo (e poco efficace)<br />

titolo Une provinciale; giunto all’indomani dell’ultima rappresentazione<br />

<strong>di</strong> questo dramma, tenutasi il 22 ottobre 1893 al Vaudeville, <strong>Gualdo</strong> scriverà sia<br />

a Boito 49 che allo stesso Giacosa 50 <strong>di</strong> essere rammaricato per non esser riuscito<br />

ad assistere in incognito, da <strong>di</strong>etro le quinte, a quello spettacolo che comunque,<br />

aggiungerà riferendo il medesimo messaggio a sua cugina, gli pare sia stato decisamente<br />

“guastato da Alexis”. 51<br />

44<br />

L’articolo, comparso sul «Corriere della sera» del 1-2 <strong>di</strong>cembre 1887, è segnalato da<br />

Nar<strong>di</strong> (ivi, p. 592).<br />

45<br />

Lettera XXX a Montesquiou, in V. DONATO RAMACIOTTI, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> e Robert<br />

de Montesquiou (con lettere ine<strong>di</strong>te), cit., p. 353.<br />

46<br />

Lettera XX<strong>II</strong> a Coppée, in P. DE MONTERA, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, cit., p. 264.<br />

47<br />

G. DE RIENZO – G. MIRANDOLA, Ine<strong>di</strong>ti francesi nell’archivio <strong>di</strong> Giuseppe Giacosa,<br />

cit., p. 466.<br />

48<br />

Ibidem.<br />

49<br />

Lettera 2 ad Arrigo Boito, in P. DE MONTERA, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, cit., p. 303.<br />

50<br />

Lettera 6 a Giuseppe Giacosa, ivi, p. 314.<br />

51<br />

Fondo <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> Z 80 suss., b.2(27) con timbro postale: “Parigi, 28 ottobre 1893”.<br />

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