20.05.2013 Views

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

sations de l’âme”; 621 tuttavia la sua bellezza, che consiste, a detta <strong>di</strong> Barrès, soprattutto<br />

nella possibilità <strong>di</strong> imbattersi ad ogni passo in capolavori d’arte raffinatissima,<br />

è all’origine <strong>di</strong> momenti in cui lo spettatore (ma potremmo anche <strong>di</strong>re,<br />

con altro termine tipicamente barresiano, l’egotista), dapprima vittima <strong>di</strong><br />

leggere e graduali contrazioni nervose, finisce per soccombere <strong>di</strong>nnanzi all’atmosfera<br />

ed al mistero dell’arte, raggiungendo in ultimo sta<strong>di</strong>o una “volupté défaillante”.<br />

622 Come si è già detto in riferimento alla sua pre<strong>di</strong>lezione per Venezia,<br />

questo scrittore manifesta una spiccata preferenza per quei luoghi in cui la<br />

bellezza si macera sotto l’ombra imminente della morte: evidentemente la città<br />

<strong>di</strong> Parma, con la sua “sentimentalité presque allemande” e soprattutto con l’atmosfera<br />

tipica della stagione autunnale “sous son gris-bleu vêtement d’octobre”,<br />

riesce ad ammaliare il ‘turista’ Barrès che, nella conclusione del suo articolo/resoconto<br />

<strong>di</strong> viaggio, ammette che forse ciò che maggiormente ha amato è<br />

stata la visita al Campo Santo dove, tra i marmi silenziosi e le nobili tombe anonime,<br />

sotto la leggera pioggia d’ottobre, gli è quasi parso <strong>di</strong> poter “bon vivre<br />

avec les morts!”. 623<br />

Non forniscono ulteriori in<strong>di</strong>zi circa questo viaggio – ipoteticamente compiuto<br />

insieme – neppure le lettere <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> a Barrès: l’unico documento posteriore<br />

all’evento in questione è un messaggio senza data (ma certamente dell’inizio<br />

del 1894) 624 contenente i ringraziamenti del milanese “pour l’aimable dé<strong>di</strong>-<br />

621 M. BARRÈS, L’Automne à Parme. À <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, Milanais, cit., p. 213.<br />

622 Ivi, p. 210. Sulla concezione dell’arte (e ancor più specificamente sul sentimento della<br />

bellezza incontaminata e sulla commistione <strong>di</strong> sacro e profano) nella narrativa <strong>di</strong> Barrès si veda<br />

M. PRAZ, La carne, la morte e il <strong>di</strong>avolo, Firenze, Sansoni, 1948, pp. 376-383.<br />

623 M. BARRÈS, L’Automne à Parme. À <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, Milanais, cit., p. 215.<br />

624 Innanzitutto il messaggio è scritto su un bifolio listato a lutto e l’unico periodo in cui<br />

<strong>Gualdo</strong> adopera questa tipologia <strong>di</strong> supporto cartaceo, oltre che dopo la morte del padre (avvenuta<br />

però nel lontano 1880), è quello che va tra l’aprile del 1893 (data della scomparsa della<br />

amatissima madre) ed il luglio dell’anno successivo. In secondo luogo lo scrittore manda i propri<br />

saluti a M.me Barrès (“Présentez, je vous prie, mes meilleurs hommages à Madame Barrès”),<br />

con la quale il romanziere francese era convolato a nozze nel luglio del 1893. Ma il dato<br />

in realtà più significativo consiste nell’affermazione gual<strong>di</strong>ana relativa alla propria invali<strong>di</strong>tà<br />

che, come si è detto, aveva avuto inizio con l’attacco sopraggiunto nel gennaio 1894: “Je vais<br />

mieux, mais je suis au fond traînes dans le même état, & on me recommande encore d’avoir de<br />

la patience. Jusqu’à quand?”. Ordunque, essendo la lettera intestata “Milan, mar<strong>di</strong>”, sapendo<br />

inoltre dal necrologio gual<strong>di</strong>ano comparso sul «Corriere della Sera» che l’attacco paralizzante<br />

era avvenuto in strada a Milano, ed infine conoscendo – attraverso i carteggi – che dall’aprile<br />

1894 in poi <strong>Gualdo</strong> vivrà alternativamente tra Parigi ed Aix-les-bains, non resta che concludere<br />

che la lettera in questione risale ad un periodo in<strong>di</strong>viduabile tra febbraio e marzo del 1894.<br />

448

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!