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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

In effetti, in ciò che resta <strong>di</strong> quella che fu un tempo la biblioteca gual<strong>di</strong>ana,<br />

sono ancora conservati quattro volumi dell'autore transalpino (un quinto è stato<br />

poi ritrovato a Colleretto Parella, tra i libri <strong>di</strong> Giacosa) tutti con de<strong>di</strong>che autografe,<br />

che, naturalmente anche per ragioni cronologiche (essendo <strong>Gualdo</strong> morto<br />

nel 1898) rientrano in quella che è stata definita la prima fase narrativa barresiana<br />

e che pertanto sono tutti caratterizzati da un tipo <strong>di</strong> soggetto e <strong>di</strong> scrittura<br />

che si confà a pieno al gusto gual<strong>di</strong>ano giacché essi, come afferma Wittmann,<br />

“évoquent le raffinement des esthètes, symbolistes et décadents” 554 tipici <strong>di</strong> fine<br />

secolo, una raffinatezza ed un gusto per le quali <strong>Gualdo</strong>, con le dovute riserve –<br />

come si è detto a proposito della sua posizione nei confronti dei testi <strong>di</strong> Gabriele<br />

d’Annunzio –, nutriva una spiccata pre<strong>di</strong>lezione.<br />

Il primo, in senso cronologico, tra i testi barresiani contenuti nella superstite<br />

biblioteca <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong> tuttora custo<strong>di</strong>ta all'Ambrosiana <strong>di</strong> Milano è significativamente<br />

Huit jours chez M. Renan, 555 un testo del 1888 che costituisce un caso<br />

isolato rispetto a gran parte dei lavori dello scrittore d’oltralpe che sono prevalentemente<br />

organizzati in ciclo. 556 Su questa “fort irrévérencieuse interview a-<br />

WITTMANN, Barrès romancier. Une nosographie de la décadence, Paris, Champion, 2000,<br />

pp. 11-20). In ciò che resta della biblioteca gual<strong>di</strong>ana è presente una copia con de<strong>di</strong>ca autografa<br />

<strong>di</strong> ciascun testo pubblicato da Barrès tra il 1888 ed il 1894: manca all’appello soltanto L’ennemi<br />

des lois, ma Pierre de Montera (il quale negli archivi Litta <strong>di</strong> Portoferraio aveva trovato, tra<br />

l’altro trascrivendone il titolo erroneamente, Le jar<strong>di</strong>n de Bérénice) segnala la presenza <strong>di</strong> un<br />

esemplare <strong>di</strong> quest’opera de<strong>di</strong>cato a <strong>Gualdo</strong> (“À <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong> / Souvenir Amical / Maurice<br />

Barrès”) tra i volumi conservati all’interno della biblioteca <strong>di</strong> Colleretto Parella appartenuta a<br />

Giuseppe Giacosa (P. DE MONTERA, <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, cit., pp. 148-149).<br />

554 J.-M. WITTMANN, Barrès romancier. Une nosographie de la décadence, cit., p. 12.<br />

555 Il testo custo<strong>di</strong>to alla biblioteca Ambrosiana <strong>di</strong> Milano è una rarissima prima e<strong>di</strong>zione<br />

del 1888 (M. BARRÈS, Huit jours chez M. Renan, Paris, Dupret, 1888), custo<strong>di</strong>ta con segnatura<br />

“S.Q#.Z.X.26” e con de<strong>di</strong>ca autografa dell’autore: “à <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, M. B.”. Monsieur Ary<br />

Renan era stato un artista incompreso in <strong>di</strong>fesa del quale Barrès aveva realizzato questo saggio<br />

(cfr. la Note des É<strong>di</strong>teurs anteposta alla terza e<strong>di</strong>zione del volume del febbraio 1904).<br />

556 Fanno infatti parte del Culte du Moi i volumi Sous l'oeil des Barbares, Un Homme libre<br />

e Le jar<strong>di</strong>n de Bérénice, mentre vengono raggruppati nel ciclo Le Roman de l'énergie nationale<br />

i testi Les Déracinés, Leurs Figures e L'Appel du Soldat. Rientrano invece nella trilogia de Les<br />

bastions de l'Est i libri Au service de l'Allemagne, Colette baudoche, La Génie du Rhin e Les<br />

grands Problèmes du Rhin. Fanno parte a sé i quattor<strong>di</strong>ci volumi <strong>di</strong> critica della Grande Guerra<br />

ed i tre<strong>di</strong>ci tomi del <strong>di</strong>ario intimo Mes Cahiers. Al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> questi raggruppamenti restano inoltre<br />

<strong>di</strong>ciotto testi, tra i quali vanno ricordati L'Ennemi des Lois, Du Sang, de la Volupté et de<br />

la Mort ed Amori et Dolori sacrum. Per una bibliografia completa delle opere barresiane cfr. J.-<br />

M. DOMENACH, Barrès par lui-même, Paris, Seuil, 1954, pp. 188-190.<br />

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