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Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

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sans être perpetuel, peut être recourrent”. 84 Di qui la necessità <strong>di</strong> frontiere storicamente,<br />

geograficamente, socialmente e culturalmente attraversabili. 85<br />

Per sua fortuna i tempi, negli anni dell’operato <strong>di</strong> <strong>Gualdo</strong>, erano ormai maturi<br />

(se si eccettuano le tensioni, per ragioni politiche, vissute tra Italia e francia<br />

nel corso dell’estate 1888, durante la quale Crispi rinnoverò l’adesione del paese<br />

alla Triplice Alleanza) per riavvicinare le sorti artistiche <strong>di</strong> due stirpi <strong>di</strong> genti<br />

sorelle, tanto simili eppure spesso, specie in passato, tanto contrapposte. Ma<br />

<strong>Gualdo</strong> conosceva perfettamente luci e ombre <strong>di</strong> entrambi i popoli tra cui viveva<br />

ed operava, come avrà modo <strong>di</strong> sottolineare un ignoto cronista de «L’Illustration»,<br />

sul numero del 10 ottobre 1874:<br />

Esprit très-juste et très clairvoyant, c’est lui [<strong>Gualdo</strong>] qui, avec sa science des<br />

deux peuples et ses deux littératures, pourra nous faire connaître les progrès des lettres<br />

italiennes et nous initier à la pensée actuelle de son pays. C’est une tâche qui lui conviendrait<br />

tout à fait et que nous trouverions bien utile. 86<br />

La padronanza <strong>di</strong> più lingue da parte me<strong>di</strong>atori culturali ha <strong>di</strong> frequente avuto<br />

come implicazione il fatto che gran parte <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> realizzati su queste<br />

figure sia spesso rimasta focalizzata soprattutto su una specifica tipologia <strong>di</strong><br />

passeurs, quella dei traduttori, incentrandosi sulle loro mansioni, sulla rilevanza<br />

del loro lavoro in qualità <strong>di</strong> figure poliglotte costantemente in contatto con culture<br />

e i<strong>di</strong>omi <strong>di</strong>fferenti. Lo stesso <strong>Luigi</strong> <strong>Gualdo</strong>, nel corso della sua intensa per<br />

quanto breve carriera, si era talvolta cimentato nella pratica della traduzione:<br />

non solo egli aveva lavorato in tal senso sulle sue stesse opere, dagli articoli <strong>di</strong><br />

critica letteraria (primo fra tutti quello incentrato su Paul Bourget, apparso tanto<br />

sulla «Illustrazione Italiana» quanto sulla «Nouvelle Revue») ad alcune sue novelle<br />

(come L’innamorato <strong>di</strong> Venezia, poi <strong>di</strong>venuta – come si è in precedenza<br />

detto – Une aventure vénitienne) per poi terminare con la versione italiana del<br />

suo primo romanzo francese (ovvero quel Mariage excentrique pubblicato da<br />

84 M. VOUVELLE, Les intermé<strong>di</strong>ateurs culturels: une problèmatique, in AA. VV., Actes<br />

du colloque de centre méri<strong>di</strong>onal d’histoire sociale, des mentalités et des cultures (1978), Aixen-Provence<br />

– Paris, Champion, 1981, p. 113.<br />

85 Quello delle frontiere permeabili è un fenomeno che è stato in primo luogo analizzato<br />

dagli antropologi. Cfr. D. COOPER-RICHET, Introduction à AA. VV., Passeurs culturels sans<br />

le monde des mé<strong>di</strong>as et de l’é<strong>di</strong>tion en Europe (XIX et XX siècles), cit., p. 14.<br />

86 ––, Bulletin bibliographique. Une ressemblance par M. Louis <strong>Gualdo</strong>, in «L’Illus-<br />

tration», 10 octobre 1874, p. 239.<br />

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