20.05.2013 Views

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

Luigi Gualdo - FedOA - Università degli Studi di Napoli Federico II

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’analisi delle “nuove formole” del romanzo francese<br />

agli anni 1860-71) o la sagoma della Nouvelle Opéra (terminata solo nel 1875),<br />

dal momento che la presenza <strong>di</strong> questi e<strong>di</strong>fici non ha alcuna ripercussione sui<br />

personaggi che le osservano, né altera in alcun modo le loro sorti o i loro stati<br />

d'animo; queste inesattezze cronologiche sono, invece, finalizzate a trasmettere<br />

al pubblico contemporaneo l'instabilità <strong>di</strong> un panorama urbano profondamente<br />

mo<strong>di</strong>ficato dagli interventi e<strong>di</strong>lizi che, voluti da Haussmann, avevano condotto<br />

ad un bouleversement architectural <strong>di</strong> enorme portata. Sotto questo aspetto, l'irruzione<br />

nel testo <strong>di</strong> Zola <strong>di</strong> alcuni anacronismi non <strong>di</strong>fferisce poi molto dalla<br />

presenza <strong>di</strong> anacronismi nell'opera flaubertiana ai quali essi sono invece assimilabili<br />

per altra ragione giacché in entrambi i casi:<br />

[...] présent et passé perdent leurs assises chronologiques, et prennent une identité<br />

nouvelle dont le statut historique est très largement remis en question. En fin de<br />

compte, leur textes, constamment minés par le jeu de leur propre référentialité, proposent<br />

une vision fragmentée et <strong>di</strong>vergente de la ville. 235<br />

Ma la ville, l'immensa Parigi, domina la vista che Hélene Grandjean gode<br />

dalle alture <strong>di</strong> Passy: la città è un paesaggio con cui, come si è detto, il suo personaggio<br />

interagisce, riflettendo, nella percezione che ha <strong>di</strong> essa, i propri sentimenti<br />

e i propri umori; tuttavia, al tempo stesso, la ville è il luogo “ov'ella non<br />

scende mai” perché, ancora in lutto dopo la per<strong>di</strong>ta del suo primo marito, il padre<br />

<strong>di</strong> Jeanne, “essa esce <strong>di</strong> rado, ricevendo talora la visita <strong>di</strong> due vecchi amici”,<br />

236 l'abate Jouve e M. Rambaud, il quale <strong>di</strong>venterà, nell'epilogo, suo sposo<br />

dopo la parentesi d'amore – involontariamente, ma significativamente, causa<br />

della morte della bambina – con il dottor Deberle. Jeanne, infatti, che in principio<br />

aveva visto con favore il me<strong>di</strong>co che la teneva in cura, inizierà in seguito a<br />

coltivare nei suoi confronti una gelosia così intensa da condurla alla tomba.<br />

L'intento <strong>di</strong> Zola <strong>di</strong> rendere il fulcro della narrazione l'analisi <strong>di</strong> una passione<br />

(“voici ce que je désirerais comme sujet: une passion”) 237 aveva subito<br />

una importante mo<strong>di</strong>fica nel corso della stesura dell'opera: se nell'ébauche <strong>di</strong><br />

questo ottavo volume dei Rougon-Macquart lo scrittore affermava <strong>di</strong> avere co-<br />

235 M. WETHERILL, Visions conflictuelles: le Paris de Flaubert, Zola, Monet, Degas,<br />

Caillebotte, in AA. VV., Le champ littéraire 1860-1900, Amsterdam – Atlanta, Rodopi, 1996,<br />

p. 30. 236 L. GUALDO, Émile Zola – Une page d'amour, cit., p. 395.<br />

237 É. ZOLA, Documents. Ébauche iné<strong>di</strong>te d'Une page d'amour, cit., p. 392.<br />

358

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!