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Annali dell'Islam

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23. a. H.<br />

lARABIA. - Il Ca-<br />

llffo Umar: sue<br />

caratteristi che<br />

personali.]<br />

§§ 271-278. 23. a. H.<br />

« porta sul donso un essere debole, dei vermicciattoli su scheggie di legno »<br />

(L'ir. 16. a. H., § 329). (Colpito da tale descrizione; Uniar proibì ai Musul-<br />

mani d'avventurarsi su questo elemento, ed avendo appreso che 'Arfagah<br />

1). Hartjiamah al-Azdi, capo della tribù dei Bagilah, da lui mandato contro<br />

r'Umàn, aveva allestita una spedizione per mare nonostante i suoi ordini, lo<br />

rimproverò nella maniera più dura. Questa proibizione rimase in vigore fino<br />

all'accessione di Mu'àwiyah, il quale diede ai Musulmani il permesso d' im-<br />

barcarsi in mare per la guerra santa (Khaldùn, Proleg., II, 38-39j.<br />

§ 272. — (al-Wàqidi, da Hisàm b. Sa'd, da Zayd b. Aslam). I! Ca-<br />

liffo 'Umar scrisse ad 'Amr b. al-'As interrogandolo a proposito di navi-<br />

gare sul mare. 'Amr gli rispose : « Un verme sopra un pezzo di legno :<br />

« rompe il legno, perisce il verme ». Allora 'Umar disapprovò che i Mu-<br />

sulmani navigassei'O per mare. Alcuni affermano (sull'autorità di Sa'd b.<br />

abi Hilàl) che dopo questa risposta il Califlfo 'Umar trattenesse i Musulmani<br />

da navigare (quasiché l'avessero fatto fino a quel giorno, forse nel<br />

Mar Rosso) (Saad, III, 1, pag. 204, Un. 20-24).<br />

I commentatori del Qur'àn ed i tradizionisti, citando i versetti XVI,<br />

14, e XXXV, 13, si affrettano però a rilevare che Allah nel Qm-àn ha am-<br />

messo e permesso di navigare per mare (cfr. Bukhàri, II, 8, lin. 16-20).<br />

— È proprio dello spirito casuistico orientale lo studio di simili problemi:<br />

più che il contenuto morale prevale negli animi dei fedeli la voluttà del<br />

« lecito » e del « vietato » come parte essenziale della vita religiosa.<br />

§ 273. — Udì 'Umar b. al-Khattàb, quando era Califfo, un vocìo e<br />

rumore di conversazione sulla porta. Disse allora a qualcuno che era presso<br />

di lui : « Esci e guarda chi vi è (fra questi) di Muhàgirùn antichi, e fallo<br />

«entrare». Uscì il messo e fece entrare Bilàl, Suhayb e Salmàn; presso<br />

la porta erano anche seduti abù Sufyàn b. Harb e Suhayl b. 'Amr in una<br />

brigata di Qurays. Disse abù Sufyàn :<br />

si<br />

« gente dei Qurays, voi che siete<br />

« i principi degli Arabi, i più nobili, i cavalieri, siete sulla porta : ed<br />

en-<br />

« frano un abissino, un persiano e un greco ». Disse allora Suha3'l : « O abù<br />

« Sufj'àn, biasimate voi stessi pure, non biasimate il Principe dei Credenti.<br />

« Ha chiamato il popolo (all'Islàhi) ed essi hanno risposto: foste chiamati<br />

« voi e vi rifiutaste. Or essi nel giorno della risurrezione saranno più alti<br />

« di grado, e maggiormente preferiti ». Disse allora abù Sufyàn: « Non si<br />

«sta bene in un luogo ove sia Bilàl in onore» (Bayhaqi Mahàsin,<br />

pag. 106, lin. 13-107, lin. 3).<br />

La tradizione vuole dimostrare che 'Umar trattasse con eguale rispetto<br />

tanto gli Arabi, quanto i non arabi : rispecchia condizioni politiche e so-<br />

ciali, polemiche e rimpianti di tempi molto posteriori a quelli di Umai'.<br />

140.

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