Annali dell'Islam

molto grande, uè molto temuta dai Qurays :
23. a. H. §§ 8ie, sn.
anche
in questo argomento 23. a. h.
la fantasia interessata di tempi posteriori (e forse per voluta analogia con i-uo^mo ed il so-
le persecuzioni cristiane) ha caricato le tinte sino a renderle stucchevoli. vrano: sintesi
Non è necessario discutere quanto la conversione di 'Umar fosse efdeisuocaiiHato
l
tetto d'un vero slancio di sentimento religioso, d'un convincimento che
Maometto predicasse una verità rivelata. Più tardi, come Califfo, il focoso
"Umar si presenta in molte tradizioni quale uomo religioso; ma oltre ad
un sentimento personale, forse veramente religioso, egli rivela sovrattutto
il concetto pratico, politico, che la fede islamica fosse l'unico mezzo possi-
bile per tenere insieme durevolmente la comunità fondata dal Profeta e
più tardi, dopo la E i d d a h , per collegare le sparse unità arabiche e for-
mai'ne uno Stato regolare. Per 'Umar, Califfo, l'Islam fu sovrattutto un'ot-
tima disciplina di governo. 'Umar, povero cittadino di Makkah, si converti
perchè nella condotta di Maometto e dei suoi vide un esempio nobile di
sacritizio per un'idea, perchè sentì nella propaganda di Maometto l'appello
ad una verità superiore, la lotta per principi che segnavano un grande
progresso sopra la barbarie infantile del culto idolatra; ma è chiaro che
egli non potè — non è umanamente possibile — svestirsi completamente
della sua psiche pagana. Allo stesso tempo 'Umar, povero plebeo, nell'ari-
stocratica società makkana, non poteva mai ottener adeguata sodisfazione
per le confiise aspirazioni del suo animo ambizioso. Entrando invece nella
comunità islamica, date le persone e l'ambiente, aveva buone ragioni per
ambire un posto eminente, e qualora alla nascente comunità fosse toc-
cato un grande avvenire, a lui sarebbe venuta una quota cospicua della
messe di gloria e di potere.
Il periodo quindi della sua vita die ebbe principio dal giorno della
conversione e si chiuse con la giornata memorabile in cui mori il Pro-
feta, porgerebbe elementi preziosissimi di studio se appunto su questo pe-
riodo non difettassero purtroppo le necessarie notizie. Il nome di 'Umar
ritoma parecchie volte nelle memorie del tempo, ma tranne alcuni casi
indiscutibili, non siamo mai .sicuri se la menzione di lui corrisponde ad
una memoria corretta e precisa o se sia introdotta posteriormente in os-
sequio al principio generale tradizionistico che 'Umar mai lasciasse la per-
sona di Maometto.
§ 817. — Nell'animo del Profeta il primo posto era occupato dal
tranquillo abù Bakr, il .solo che lo accompagnasse nella Fuga, consigliere
fido, che non aveva, come 'Umar, il bisogno, a volte, d'imporre il proprio
modo di vedere: forse abu Bakr aveva più giudizio, più tatto noi modi e
sapeva meglio insinuarsi nelle grazie e nell'animo del Profeta, ahu Rakr
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