Annali dell'Islam

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23. a. H. (^Yn sicuramente l'uomo più venerabile e rispettabile della comunità isla-
Vuo*mo°ed iTso- 'i^i^a (Lammens, Le triumvirat, ecc., pag. 116). È ben difficile stabilire
vrano: sintesi (^.qh sicurezza il vero posto di 'limar nei sentimenti e nel giudizio di
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deisuocaiiHato.i Maometto: la tradizione in più circostanze afferma che 'Umar venne impetuosamente
a contrastare alcune decisioni del Profeta. Specialmente
notevole è l' incidente del trattato di al-Hudaybiyvah, dopo la conclu-
sione del quale si vuole che 'Umar investisse personalmente Maometto e
quasi lo ingiuriasse, perchè aveva tanto ceduto ai pagani :
« Non siamo
« musulmani? Perchè dobbiamo cedere vergognosamente in cose che riguai-
« dano la nostra fede? ». Solo l'intervento di abù Bakr e di abu 'Ubaydah
calmarono le violenti apostrofi di 'Umar (Wàqidi Wellhausen, 265:
cfi-. anche ibid., pag. 372 in basso). Quanta fede meritano siffatte memorie?
Il colorito vivace e indubbiamente artificioso, come già avemmo occasione
d'osservare, è tanto palese, che non richiede dimostrazione: più che inci-
denti reali, storici, sono aggiunte letterarie per dare alla narrazione quel
carattere diretto, personale, pittorico quasi, di cui l' imaginazione orien-
tale si diletta, ma in cui cade, per sua natura, involontariamente in esa-
gerazioni. Così 'Umar energico, diviene un ossesso irragionevole: abù Bakr
tranquillo, devoto e coscienzioso, diviene un piagnone. Le dette tradizioni
prendono però le mosse da certi fatti, noti a tutti, ossia dalla natura intima
dei rapporti tra 'Umar ed il Profeta e dalla grande influenza che 'Umar
ebbe sul Profeta prima e più tardi anche su alm Bakr. La tradizione am-
mette in alcvmi casi esplicitamente che Maometto accettasse i suggerimenti
di 'Umar (cfr. Wàqidi Wellhausen, 180, 370, 407) e arriva persino ad
ammettere che 'Umar ispirasse quasi alcune rivelazioni quraniche [II, 119:
IX, 85; XXXIII, 63; LXVI, 5] (cfr. Sprenger Leb. Mohamm., II.
83-86) ; ma
nel timore che l' influenza di 'Umar potesse sembrare soverchia
ai posteri e suggerire riflessioni poco convenienti con le elevate funzioni
di Profeta e di Messo divino, ha coniato versioni esagerate di quegli in-
nocui conflitti o divergenze di pareri tra 'Umar ed il Profeta, quando
questi non cede alle insistenze del suo energico seguace (cfi*. Wàqidi
Wellhausen, 69, 180, 182, 302, 337, 371, 372. 414). Esagerando l'ir-
ruenza violenta di 'Umar e ponendo in rilievo la resistenza negativa di
Maometto, la tradizione ha vuluto stabilire la completa indipendenza del
Profeta rispetto ad Umar.
La tradizione ha dunque creduto necessario difendere in modo indi-
retto la memoria di Maometto, appunto perchè era universalmente noto
come il Profeta seguisse molti consigli dell' irruente seguace, e perchè
molti fedeli ritenevano tale influenza anche più estesa e continua in fatti
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