Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 64*651.
ghid), o da}!- mubad (conventi mazdeisti? = nel testo barid: ( fr. anche 23. a. h.
i 4?§'6-22. 642. 650) (Yusnf. 32, ' >» lin. 17-20). '
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scali delle pro-
Cfr. Atjlir, II, 407. vincieconqulsta-
§ 650. — (a) CAbdallah b. al-Walid, da 'Abdallah b. abi Hunahj. 11 fa- d?min!r'arabo!
litfo 'Umar si scelse (a sfa) dagli abitanti del Sawàd dieci specie di terreni: e in particolare
1" quelli dei Persiani uccisi dui-ante le conquiste;
2° quelli dei Persiani fuggiti:
3° quelli appartenenti al re di Pesia;
4" quelli appartenenti ai membri della famiglia reale;
5" le lagune (m a gh i d ) ;
6" tutti i dayr mùbad (= conventi mazdeisti: nel testo ablàamu
barid, ma ciò non ha senso; cti-. §§ 622, 642, 649; ; e altre quattro cose
appartenenti ai re di Persia, « che io non ricordo » (^). Il kh a r à g che il
Califfo 'Umar riscosse da queste terre ammontò a 7 milioni (di dirham)
(Yasuf, 32. lin. 21-25).
(6)
Cri'. Yahya, 45. lin. 7 e segg., e ibid. lin. 11. (jve Ti su ad dato è
il seguente: Yahya b. Adam, da Abdallah b. al-Mubàrak, da 'Abdallah b.
al-Walid, da 'Abdallah b. al-Mugh affai, da 'Abd ai-mal ik b. abl Hurrah,
da suo padre, ma la tradizione è identica a quella data da abù Yùsuf. Vi
si aggiunge però: « Ma quando avvenne (la battaglia di Daj'r) al-Gamàgim
«il popolo arse e distrusse i registri del diwàn e ciascuno s'impadronì
« delle ten-e (demaniali = s a w à f i) confinanti con le proprie » (cfr. B a -
làdzuri, 272-273) (cfr. § 642).
(e) In un'altra tradizione (Yahj^a b. Adam, da 'Abd al-salàm 1). Harb, da
'Abdallah b. al-Walid al-Madani, da un Asadita dimorante in al-Kùfah, assai
dotto in questa materia), è detto che il reddito di questi al-sa\vàfi am-
montava ai tempi di Umar a 4 milioni (dirham) e che .si chiamavano
Sawàfi al-Istàn (Yah3-a, 45-46).
NoT.\ 1. — In un'altra tradizione si aggiunge all'elenco anche gli aganiah, o boschi e spineti
iTiisaf, 82, lin. 27; autorità: nn dotto di Madinah), con cui si allude probabilmente a quei tratti di
terreno coperti di poche boscaglie, generalmente inondate, che si trovano ancora oggidì in molti punti
lungo il corso del Tigri e dt-ll' Eufrate, ed ove si annidano cignali ed altri animali selvatici. Siffatti
terreni non erano coltivabili perchè allora, come oggi, il corso capriccioso dei duo fiumi, pei-petuamente
mutava le condizioni delle due sponde: si comprende perciò che non potessero diventare terreni privati
e necessariamente dovessero essere considerati come demaniali. Bisogna forse anche includere quelFe
parti della bassa Babilonide, che per varie ragioni, sia fortuita rottura di argini, sia negligenza degli
abitanti, si tramutavano in pantani e si coprivano di canneti e basse boscaglie. Chi ha viaggiato nella
bassa Babilonide, rammenterà bene questa fisionomia speciale del paese.
§ 651. — (Maymun b. Mihràn). Durante il califfato di 'Umar l'Iraq
rendeva all'anno 100 milioni di uqiyah .senza che si commettesse veruna
ingiustizia à danno né di un musulmano, né di un mu'àhid (suddito per-
siano) (Yùsuf, 65, lin. 14-22)
Sn.
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