Annali dell'Islam

come Mu'à\vÌ3'ah b. abi ISutyàn
1 1. 1 ì • j- ^
al-Basran e lascio m disparte i
per la Siria ed abfi Musa al-As'ari per
• • /-, •,•-,• maggiori Compagiii, di cui egli aveva
23. a. h.
l'I Califfo Umar:
ruomo ed ii sopoca
stima e nessuna fiducia. Né fu errato il suo giudizio: il loro priii- vrano: sintesi
, ^ 1 ,' > della sua vita e
cipale pensiero era aumentare la propria fortuna e accrescere il numero deisuocaiiH«to.|
delle mogli e concubine. Si narra che, quando giungevano a Madinah tòrti
summe di danaro dalle provincie, i Compagni solevano precipitarsi dal
Calilfo per averne parte e mostravano tanta avidità che 'Umar talvolta
doveva alzar la voce e pungerli con forti rampogne: * Non è la povertà
« che io temo per voi ; temo che la fortuna vi sia troppo favorevole, e
« che la ricchezza rovini voi come ha rovinato quelli che vi hanno, pre-
« ceduto! » (Bukhàri, III, 68, lin. 8-17). — L'ozio, le donne e le ricchezze
li demoralizzarono e spensero in essi quelle energie e buone qualità che ave-
vano. Perciò 'Umar ne stimò pochi degni di cariche elevate oltre i confini,
e quei pochi che mandò, come Sa'd b. abi Waqqàa e 'Ammàr b. Yàsir, fecero
ingloriosa figm^a. Né i fatti che seguirono la morte di 'Umar smentirono il
severo giudizio che egli si formò di loro: Utjimàn ed 'Ali furono uomini
incapaci, sul capo dei quali ricade la massima parte della responsabilità
delle guerre civili. Ed essi erano purtroppo i soli che per anzianità e rap-
porti antichi con il Profeta potevan contare sui necessari sutfiagi secondo
r invariata consuetudine d'Arabia democratica. Di ciò 'Umar era ben con-
sapevole, e dacché non poteva mutare il corso fatale degli eventi, rinunziò
all' idea di elevare fino a sé un uomo nuovo come 'Amr b. al-'Às, o Mu'àwiyah
b. abi Sufyàn, e si contentò di raccomandare la soluzione intermedia, il Con-
.siglio elettivo, la famosa Sur a, in cui furono ammessi soltanto quei Com-
pagni che l'opinione pubblica additava concordemente come i soli possi-
bili candidati, per anzianità di fede e di servizio.
In tali condizioni di fatto, data la palese incompetenza politica degli
altri Compagni del Profeta, noi vediamo che 'Umar era del tutto giusti-
ficato nel tenersi questi colleghi attorno a sé a ino' di assemblea consul-
tiva, quasi un Senato (cfr. 13. a. H., §§ 147, 148); né ci sorprende la
notizia che egli vietasse persino a loro di allontanarsi da Madinah (Ta-
bari, I, 3025, lin. 15-3020, lin. 3). Elevarli al rango di Corte suprema
consultiva dello Stato islamico, era un ripiego che dava alle sue decisioni
tutta la voluta solennità ed i necessari caratteri legali: allo stes.so tempo,
tenendo i Compagni lontani dai pubblici urtici, o artìHando loro occupazioni
e missioni del tutto secondarie, egli rese un servizio allo Stato islamico:
tra non molto avremo a descrivere il caos in cui precipitò il governo non
appena questi Compagni furono liberi da ogni ritegno e mancò ad essi
la guida sicura e felice del grande Umar. II califlato di Uthraan e di 'Ali
k
501.