Annali dell'Islam

5S ciJ. r.i:i. 23. a. H.
23. a. H. Cfr. altrp varie tradizioni (Yahya. 28. lin. 12 e negg.) nelle quali
scali delle prò-
•"'' 'ipt-te che 'limar non volesse dividere le terre, perchè altrimenti le ge-
vincie conquista- neraziouì fiiture non avrebbero avuto pivi niente.
d*omin'io arabo § 613. — (Da alcuni dotti della scuola madinese). (Quando furono di
e in particolare ritorno ili Madinah le milizie musulmane, che avevano conquistato l'Iraq
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con Sa'd b. abi Waqqàs, il Califfo 'Umar chiese consiglio ai Compagni sul
tadvviii al-dawàwin. (ossia sul modo di regolare la distribuzione, tra i
fedeli, di quello a cui avevano diritto). Finora 'Umar aveva seguito il parere
del defunto abù Bakr. vale a dire aveva diviso tutto egualmente fra tutti.
Ora però volle sentire il parere dei Compagni sul dare la preferenza a qual-
cuno (tafdìl): e vide che era il meglio: e a chi pareva così, così gli consigliò.
Alcuni proposero di dividere le teiTe conquistate fi'a i Musulmani. In questo
senso parlarono tutti quelli che per aver partecipato alle conquiste avevano
diritto alla preda. Umar fece obbiezione: « E come sarà », egli disse, « per
« quei Musulmani in avvenire che troveranno la terra con i suoi coltiva-
« tori non arabi (al-ard bi- '
ulùgiha)
già tutta divisa, passata in ere-
« dita ad altri, e chiusa da recinti!? Non posso accettare questo parere! ».
"Abd al-rahmàii b. 'Awf tornò tuttavia ad insistere che la teiTa e quelli
che la coltivavano erano però bottino dato da Dio ai Musulmani. 'Umar
affermò che non negava questo fatto, ma voleva sapere che cosa sarebbe
rimasto per i pastori (nei deserti d'Arabia), se ora tutto veniva diviso.
1 fedeli insistettero però con più energia che mai, reclamando quello che
essi si erano guadagnato con le loro spade, e protestando contro l'idea di ren-
dere intangibili questi beni a favore sia di quelli che non avevano parteci-
pato alle conquiste, sia dei loro figli e discendenti. Umar tenne duro, ma ce-
dendo alle istanze degli interessati, acconsenti ad interpellare i principali e
più autorevoli Compagni. Questi si rivelarono di pareri diversi. Abd al-rahmàn
b. Awf sosteneva la necessità della divisione delle terre, ma 'Uthmàn.
Ali. Talhah e ibn 'Umar erano invece del parere di 'Umar. Allora il Califfo
mandò a chiamare cinque Khazrag e cinque Aws. scegliendoli fi-a i più an-
tichi ed autorevoli Compagni, ed avendo esposto le lagnanze dei fedeli che
accusavano lui d'essere ingiusto e di spoliarli di un loro diritto, affermò che
egli voleva lendere inalienabili le terre con tutti i suoi abitanti e colti-
vatori, imponendo la tassa kharàg sulle terre, e la tassa per capo, algizyah,
sugli abitanti. Queste rendite sarebbero state il bottino, fay,
dei Musulmani che si erano battuti durante le conquiste, e per le gene-
razioni successive. Egli sostenne quindi la necessità di munire e difendere
i confini (thughùr), di tenere forti guarnigioni nelle grandi città della
Siria, dell' 'Iraq, della Mesopotamia e dell' P^gitto. e di distribuire a queste
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