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Annali dell'Islam

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23. a. H.<br />

[Le condizioni fi-<br />

scali delle Pro-<br />

vincieconquista- teal principio del<br />

dominio arabo,<br />

e in particolare<br />

sotto il regno di<br />

'Umar.'<br />

«f§ bili, im. 23. a. H.<br />

coiuposu la sua beu nota Culturyeschichte, la materia islamica non era stata<br />

ancora sufficientemente studiata e vagliata sì da permettere una sintesi tanto<br />

generale. È assai probabile che il von Kremer, se vivesse ai giorni nostri,<br />

dinanzi alla copia strabocchevole di materiali nuovi, non avrebbe osato<br />

accingersi al suo lavoro, la storia della coltura islamica: avrebbe sentito<br />

che era compito superiore alle forze d'un uomo solo.<br />

Lo stesso von Kremer (Cui tur g., I, 107) aveva già ammesso quanto<br />

fossero state numerose le violazioni di questa pretesa legge di Umar, ma<br />

egli volle addebitare tutte all'infelice governo di 'Uthmàn, il quale avrebbe<br />

violato la lettera e lo spirito delle ordinanze di Umar per favorire i suoi<br />

consanguinei. Secondo il von Kremer adunque il Califfo 'Uthmàn avrebbe<br />

concesso ad Arabi suoi parenti molti territori fuori d'Arabia, esigendo dai<br />

concessionari soltanto il pagamento di una tenue tassa all'erario musul-<br />

mano. Queste concessioni, ritiene il von Kremer, non furono fatte vivente<br />

Umar: da ciò la violazione della legge umariana. Tale affermazione ci<br />

costringe ora a prendere in attento esame la storia di tali concessioni, che<br />

più tardi — molto probabilmente dopo il tempo di Umar — furono defi-<br />

nite con il termine tecnico di qati'ah 1^= feudo, o enfiteusi). Per farci<br />

un'idea approssimativa di tutta la questione, dobbiamo, come si fece per<br />

altri soggetti, rimontare alle oi'igiui e seguire i fatti nel loro storico svol-<br />

gimento.<br />

§ 698. — Esiste memoria che Maometto facesse concessioni di terre<br />

nella forma detta qati'ah, ma è probabile che l'espressione usata non<br />

sia esattamente corrispondente alla verità, nel senso che i casi presenta-<br />

tisi, vivente Maometto, non furono mai identici a quelli che poi. formato<br />

l'impero, furono classificati sotto il termine generale di qati'ah. Igno-<br />

riamo se Maometto usasse mai quel termine tecnico, perchè alla detta specie<br />

non possono in niun modo appartenere le concessioni di terre fatte ai suoi<br />

Compagni makkani in Madinah, dopo la spoliazione degli Ebrei Qaynuqà'.<br />

ai-Nadir e Qui-ayzah : queste concessioni furono veri e propri doni. Le circo-<br />

stanze mutarono alla presa di Khaybar: allora egli divise i redditi dei<br />

vari appezzamenti e non propriamente il fondo stesso. Dal contesto delle<br />

fonti risulta però che queste concessioni divennero inalienabili e che sotto<br />

'Umar si tramutarono in vera proprietà del fondo, quando furono esiliati<br />

gli Ebrei, ed alla mano d'opera indigena fu sostituita quella servile, ossia<br />

degli schiavi presi in guerra. Nessuna di queste concessioni fu mai della<br />

forma qati'ah. perchè in realtà erano lotti di legittimo bottino preso<br />

al nemico, mentre la qati'ah implica una concessione straordinaria, che<br />

niun rapporto ha con la provenienza del fondo, facente parte del demanio<br />

398.

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