Annali dell'Islam

23. a. H. §§ my_ t«.j.
distruggere. Né tale accoppiamento fu opeia tanto facik- quanto pairuljbe 23. a. h.
• . 1 < • Ti • • o- j • T-i -i^i il" CaliHo Umar:
a prima vista, perche in Persia, in bina ed in Egitto non vigevano le luomo ed il so
medesime condizioni, e quindi in ogni singolo
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11 problema m modo diverso. La Persia aveva
paese bisognava risolvere
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grembo il retaggio di
vrano: sìntesi
della sua vita e
deisuocaiifiato.l
tutta la civiltà babilonese : la Siria era retta da istituzioni di Roma mo-
dificate e mescolate con quelle antiche semitiche locali: in Egitto vigevano
poi istituzioni che risalivano ai Faraoni e su cui l'influenza di (frecia e
di Roma aveva agito per lunghi secoli.
La unificazione di questi tre elementi, clic non s'cran truvati mai
insieme sotto un solo dominio in modo durevole dalla caduta degli Ache-
menidi in poi, ossia da cii'ca mille anni, tu quindi opera molteplice, im-
portante e difficile, tanto più meravigliosa, se si pensi alla ivhitiva spedi-
tezza, ed al modo diremmo quasi agevole con cui avvenne il passaggio e
l'efficacia della nuova amministrazione.
§ 849. - Arrestiamoci un istante a considerare gli effetti più gcne-
lali dei grandi avvenimenti, di cui abbiamo finora discorso, e che avevano
mutato la faccia dell'Asia Anteriore alla metà del vii secolo dell' E. V.
Beninteso non possiamo soffermarci ad esporli tutti perchè la narrazione
che ci rimane a svolgere, se il Destino ce lo permette, in una lunga serie
di volumi successivi, tratterà appunto volta per volta di tutte le conse-
guenze del multiforme moto islamico. Noi possiamo però sin d'ora addi-
tare le grandi linee secondo le quali il mondo asiatico s'incamminò verso
i suoi nuovi destini dopo lo sconvolgimento profondo della conquista ara-
bica ai tempi di 'Umar.
In due lunghi passi delle precedenti annate abbiamo secondo il nostro
meglio tentata una descrizione delle condizioni miserevoli di corruzione e
di decadenza, nelle quali erano precipitate lo provincie orientali dell' im-
pero bizantino e lo Stato .sassaaiida. In ambedue dominava, eome dice
giustamente il MùUer (I, 282j, una burocrazia assai perfezionata, ma iu-
senilita, e in nulla curante dei veri interessi del paese : nel campo reli-
gioso e spirituale infioriva una in.sostenibile anarchia, effetto di secolari,
in.sanabili conflitti di dottrina a.scondenti recondite passioni nazionali e
separatiste ed anti-occidentali: il tutto era avvolto negli indumenti fastosi
di un'antica civiltà oramai irrigidita nelle sue manifestazioni .soverchia-
mente antiquate, e priva di ogni .sana energia rigeneratrice, di ogni ele-
vata aspirazione verso un progresso morale e materiale. L' infinita tristezza
dei tempi, le indicibili calamità pubbliche avevano avvelenato l'esistenza
dei vivi istillando negli animi di tutti il j)iù amaro j>e.ssimismo, ed il più
tetro scoraggiamento.
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