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Annali dell'Islam

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Cfi-. Maqrìzi Ivhitat, II. 136, lin.<br />

23. a. H. §§ 716-718.<br />

36 e segg. (fr. § 719.<br />

§ 717. — (ibn Wahb. da ibn Labiali, da Yazid b. abi Habib, da Ra-<br />

hiah. dal nonno, da Abdallah b. Sandar, dal padre). Racconto sostanzial-<br />

mente identico a quello di pag. 185, lin. 12 e segg., sul modo come Sandar<br />

fu liberato. Si aggiunge che Sandar era kàfir [perciò non musulmano!]<br />

'Abd al-hakam, 192, lin. 3-6).<br />

Si dice che Sandar venisse in Egitto nell'anno 22. II. (Maqiizi<br />

Khitat. II. 137. lin. 19-20).<br />

§ 718. — È probabile che con questi atti il Califfo usasse, come in-<br />

.sinua il Lammens. un'astuzia politica per sodisfare gli appetiti di molti<br />

sudditi incomodi, in ispecie dei grandi Compagni a lui più avversi, e di-<br />

.stoglierli dalla politica con il compenso di grandi ricchezze (cfr. Lammens,<br />

Ziyàd b. Abìhi, nel RSO-, voi IV, 216).<br />

Come già si fece sospettare, siffatte concessioni non furono sempre re-<br />

;^olari. in quanto date dal Califfo prima che il concessionaiio ne fosse en-<br />

trato in possesso : sovente, sembra che la concessione del Califfo fosse una<br />

legalizzazione di fatti compiuti, forse non sempre conforme al diritto delle<br />

i^enti. Abbiamo, per esempio, in ibn Qutaybah la notizia (Qutaybah<br />

Uyùn, 300, lin. 9: Lammens Mu'àwi^-ah, II, 122, nota 4) che gli<br />

Arabi, subito dopo la presa di al-Basrah. « occuparono i possedimenti de-<br />

• maniali (al-diyà) e si misero a coltivare le loro terre ». Gli Arabi emi-<br />

grati rimasero in possesso delle terre pubbliche, e né il Califfo Umar, né<br />

alcuno dei suoi successori sembra abbia mai contestato la legittimità di<br />

questa arbitraria presa di possesso. Nella sezione di al-Balàdzuri. in cui si<br />

tratta della fondazione di al-Basrah (pag. 346 e segg.) è evidente che gli<br />

Arabi ivi immigrati si dedicarono a grandi speculazioni agricole, bonifi-<br />

cando teneni ed accumulando ingenti foi'tune : in questo si distinsero spe-<br />

cialmente i Thaqafiti, come abù Bakrah, Ziyàd 1>. Abihi ed altri: é noto<br />

come l'intelligenza della gente di al-Tà-if fosse molto superiore alla media<br />

e producesse non pochi uomini di Stato di prim'ordine.<br />

È fatto noto, ammesso dalle fonti, che i capi arabi immigrati nelle<br />

Provincie conquistate, specialmente nel Sawàd, divennero colà immen.sa-<br />

raente ricchi. Tra questi molti ricorderemo al-Ahnaf b. Qays, Màlik b.<br />

•Misma', Asma b. Khàrigah, che accumularono grandi ricchezze senza aver<br />

mai tenuto cariche pubbliche, sebbene lasciassero la penisola arabica in<br />

condizioni economiche molto infelici (Lammens M u ' a w i y a h F óO.<br />

, ,<br />

.)3-54).<br />

Nelle vicinanze di al-Basrah si formarono estese proprietà latifondiste<br />

•li egi-egi musulmani principalmente nativi di al-Tàif e contemporanei e<br />

407.<br />

23. a. H.<br />

[Le condizioni fi-<br />

scali delle Provincieconquista-<br />

tesi principlodel<br />

dominio arabo,<br />

e in particolare<br />

sotto il regno di<br />

'Umar.)

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