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Annali dell'Islam

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23. a. H.<br />

(Le condizioni fi-<br />

scali delle Pro-<br />

vincieconquista- te al principio del<br />

dominio arabo,<br />

e in particolare<br />

sotto il regno di<br />

'Umar.j<br />

$§ TiiTi. THil, 23. a. H.<br />

.l(i\('ss(' |);i;^';m(' il decimo, il ventesimi) (i il kharàg. Dunque innanzi tutti<br />

t|neste tene unii [ìugavano imposta, ma ver.savano tutto intiero il loro red-<br />

dito nelle casse dello Stato. In secondo luogo, se il Califlfo decideva che<br />

il proprietario del feudo avesse a pagare il kharàg e non il decimo, il<br />

musulmano concessionario trovavasi ridotto nelle identiche (;ondizioni di<br />

fatto dei non musulmani suoi vicini. Dacché il musulmano pur pagando<br />

il kharàg era considerato come pnjprietariu, così pure doveva essere con-<br />

siderato il non musulmano.<br />

Si noti altresì che il califfo concedeva in feudo soltanto quelle ti'rre<br />

« che non appartenevano ad alcuno, non erano nelle mani di alcun erede »<br />

("Yùsuf, 33, lin. 28), oppure « che non erano nelle mani di alcuno, non<br />

* erano proprietà di alcuno, non erano ei-edità spettante ad alcuno » (^Yiì-<br />

snf. 33, lin. 27).<br />

Non è mai detto che i feudi fossero dati con terreni tolti a (juelli<br />

che già pagavano per essi l'imposta fondiaria.<br />

Con tali considerazioni noi intendiamo soltanto dimustrare che nella<br />

lenitica dei [)rimi tempi quelli che paga\ano la tassa kharàg sopra un<br />

fondo erano considerati come i proprietari del medesimo. — Solo più tardi,<br />

teoricamente, e per suggerimento del Qur-àn, si venne invece a conside-<br />

rare i proprietari di codeste terre quali semplici usufi-uttuari, possessori e<br />

non veramente proprietari. Si legga la seguente tradizione.<br />

§ 766. — (abù Yùsuf, senza isnàd). Quando un popolo non musulmano<br />

fa pace con il sovrano musulmano (al -imam) e promette di pagare<br />

un tributo (kharàg), gli abitanti divengono ahi al-dzimmah e le loro<br />

terre ard al -kharàg. Da essi viene riscosso il tributo (kharàg) pat-<br />

tuito nel trattato di sottomissione e si devono osservare verso di essi in-<br />

tegralmente i patti, né è lecito aumentare arbitrariamente il tributo f kharàg).<br />

Se una terra invece è presa con le armi ranwat*"), alloia l'imam<br />

può dividerla fra i vincitori, oppure, se lo crede preferibile, può confermare<br />

la terra nelle mani dei suoi abitanti, come fece 'Umar b. al-Khattàb con<br />

il Sawàd. Allora la terra diviene ard kharàg, e una volta che così è<br />

stato fatto, non è più possibile riprendere le terre agli abitanti : essa diviene<br />

loro proprietà (\va hiya mulk lab unii, (he possono lasciare in ereditò<br />

e vendere (^). Essi devono pagare la tas.sa kharàg, ma non sono obbligati<br />

a im pagamento superiore alle loro forze (Yùsuf, 36, lin. 28-36, lin. 3).<br />

NiiT.\ 1. — Questa atfermazione di abiì Yiìsuf è molto importante, perchè dimostra che la scuola<br />

giuridica alla quale apparteneva abu Yusut" riconosceva il diritto di proprietà nei non musulmani, anche<br />

sulle terre conf|uistate con le armi senza trattato. Essi divenivano proprietari qualora il sovrano mu-<br />

sulmano, per ragioni di opportunità non divideva la terra fra i vincitori, ma ne lasciava il possesso e<br />

il Rodimento agli antichi abitanti dietro pagamento da parte di (|ues:i di un tributo (kharàgl.<br />

428.

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