Annali dell'Islam

23. a. H.
[Le condizioni fi-
scali delle Pro-
vincieconquista- tea! principiodel
dominio arabo,
e in particolare
sotto il regno di
'Umar.l
9S 743-747. 23. a. H.
Si vuole dimostrare come un buon musulmano potesse e dovesse pa-
gavo il kjiaràg sopra un fondo gravato di questa tassa.
I 744^ — (Yahyf^ l>- 5^dam, da 'Abdah, da Sa'id b. abi Arubah. da
Qatadah). Anche il Califfo 'Ali non amava comperare terrenell'ard al-
idi a rag, perchè egli diceva che su di esse pesava il kharàg dei Mu.sul-
mani (Yahya, 41, lin. 12-16).
Non v' è bisogno di affermazione pivi esplicita per dimostrare che
un tempo i terreni gravati da kharàg ne divenivano esenti se un mu-
sulmano li comperava. 'Ali si oppone alla compera, perchè questa dimi-
nuiva il reddito delle imposte e impoveriva lo Stato a danno della col-
lettività musulmana.
§ 745. — (Yahya b. Adam, da Hafs, da As'atji, da ibn Sirin). Due
uomini (musulmani) si presentarono al giudice Surayh: uno dei due soste-
neva che l'altro gli aveva comprato un fondo nell'ard al-gizyah (=ard
al-suUi = ard al-kharàg), e si era impadronito anche del contratto (wisr),
ma poi non aveva pagato il valore del fondo e non voleva restituire il
contratto. Surayh non rispose nemmeno alla querela e rimase senza aprir
bocca finché i due uomini si levarono (Yahya, 41, lin. 7-11).
Si vorrebbe fare intendere che la compera di una terra gravata del
kharàg per opera di un musulmano fosse persino nulla!
§ 746. — (Yahya b. Adam, da Waki', da al-Mas'ùdi, da abu 'Awn). Ai
tempi del Califfo 'Ali, un dihqàn di 'Ayn al-Tamr si convertì all'Islam.
Il Califfo gli disse: « Noi toglieremo dal tuo capo la gizyah, ma allora la
« tua terra deve appartenere ai Musulmani. Se tu vuoi, ti daremo una
« pensione (faradnà lak), e se vuoi ti nomineremo nostro qahramàn
« (termine persiano, che vale « intendente, economo »: cfr. Dozy Suppl..
« s. V., e Khaldùn Proleg, II, 15). Ma ci consegnerai ciò che Dio trarrà
«dal terreno» (Yahj'^a, 43, lin. 14-18).
II Califfo offre compensi al proselita per risarcirlo del pagamento del
kharàg, al quale lo Stato islamico non poteva rinunziare. È chiaro però
che il dihqàn si aspettava l'esenzione completa.
§ 747. — (Yahya b. Adam, da Hafs b. Ghiyàth, da Muhammad b. Qays al-
Asadi, da ibn 'Awn al-Thaqafi). I due Califfi 'limar e 'Ali lasciarono, a tutti
quelli che si convertirono durante i loro califfati, il godimento della propria
terra, ma li costrinsero sempre a pagare il kharàg come nel passato (Yahya,
43- lin. 6-9. Cfr. anche ibid., 43,' lin. 19 e segg., e 44, lin. 2 e segg.).
Ossia tutto quello che è stato una volta fay dei Musulmani, deve
rimanei-e tale: in questo senso decise il Califfo 'limar b. 'Abd al-'aziz
[t 101. a. H.] (Yahya, 44, lin. 6-9).
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