Annali dell'Islam

f 810,
23. a. H.
23. a. H. senza regole ben precise, ancora ispirato a sensi comunistici ed ascetici,
[Le condizioni fi-
scali delle pro- ma iu una misma assai minore che nel primo periodo makkano.
vincie conquista- 2" La z a k à t - s a d a qa 11 aveva assunto, vivente il Profeta, carat-
teaiprmcipio^dei
'Umar.l
^^^^ obbligatorio, collettivo e contrattuale soltanto per le tribù dimoranti
e in particolare lontane da Madinah sottomessesi all'autorità politica di Maometto. Per
sotto II regno di
q^jgg|.g gj.^^ tributo nel vero senso della parola, ma probabilmente era una
quantità fissa annuale, la riscossione della quale rimane^•a affidata agli
stessi capi della tribù.
B** La distribuzione annuale di pensioni disposta da 'Umar a favore
di tutti quelli che avevano reso servigi alla causa dell' Islam nel passato,
e la servivano ancora come militi e impiegati, fece probabilmente trascu-
rare il dovere della zakàt, rimasto soltanto obbligo morale, religioso e
personale, per coloro che non avevano beni immobili di fortuna.
4" È probabile che per suggerimento, o di quanto esisteva in qualche
centro più civile d'Ai-abia, o di quanto fu rinvenuto fuori dei confini della
penisola, si addivenisse alla decisione di parificare la zakàt all' istituto
delle decime, e di esigerlo dai Musulmani proprietari di terreni e in pro-
porzione del reddito di questi.
5" Le basi del sistema fiscale islamico (zakàt-sadaqah) furono
soltanto abbozzate dal Califfo 'Umar e dal suo successore Uthmàn. Il vero
lavoro di sistemazione fu opera e merito dei primi Umayyadi, e forse prin-
cipalmente dei luogotenenti di Mu'àwiyah (40.-60. H.) e di Abd al-malik
(85.-86. H.).
quistate :
B) Nei riguardi del trattamento dei popoli vinti e delle terre con-
6° Non vi fu guerra di religione, ma di sola conquista.
7° Gli Arabi non fecero nessuna differenza fra le varie fedi e trat-
tarono pagani, cristiani di tutte le sètte, ebrei e mazdeisti con la stessa
tolleranza, ti-utto della loro profonda indifferenza in materia teologica.
8° Adottarono intera l'amministrazione civile e fiscale dei caduti
governi, dando preferenza ad impiegati cristiani ed elevando questi alle
più alte cariche amministrative (cfi-. Becker, Der Islam, voi. II, pa-
gine 363-366).
9" S' impadronirono di tutte le terre demaniali e abbandonate e con-
fiscarono i beni di quelli soltanto che non vollero riconoscere il nuovo dominio.
10° Di questi beni di propi'ietà dello Stato fu compilato apposito
ruolo e per essi fu impiantata regolare amministrazione.
11" Ai privati, che avevano fatto atto di sottomissione, fu ricono-
sciuta intera e libera la proprietà fondiaria.
462.