Annali dell'Islam

della sua vita e
del suocaliKato.
§§ 844, 846. 23. a. H.
23. a. H. mento ili dare a Mu'àwiyah b. abi Sufyàii una po.sizione dominante
Califfo Umar: . j,^. .
l'uomo ed il so- 1^ bina,
vrano: sintesi Mu'àwiyah, grazie al favore di cui godeva presso 'Umar divenne il
governatore generale della Siria, con sede in Damasco: gli altri centri
minori, pure campi militari, come Hims, al-Urdunn con sede in Tiberiade.
la Palestina con centro prima in Ludd e poi in Raralah, ed infine gli
altri campi nel settentrione, a Qinnasrin e altrove, dipesero tutti ammini-
strativamente da Damasco. Nel Sawàd al-'Iràq sorse al-Kùfah, da cui dipese
un tempo al-Basrah; ed infine sul continente afi-icano al-Fustàt diventò
centro amministrativo e politico di tutto l'Egitto.
Che siffatto ordinamento sia stata opera direi quasi personale di 'Umar
risulta chiaro non solo dalle concordi affermazioni delle fonti, ma sovrat-
tutto dal fatto che morto lui, quando le conquiste furono più estese, non
si ripetè più il caso della fondazione di città, o campi militari. Eppure
le stesse ragioni avrebbero dovuto influire in misura ancor più grande
sotto i successori di 'Umar, se questi avessero seguito la politica di lui.
Tranne il caso di al-Qaja-uwàn, che sorse per ragioni specialissime, come
vedremo in appresso, non abbiamo più fondazioni di città con V intento
di guernire militarmente provincie conquistate né si mantiene più quella
netta scissione tra vinti e vincitori. Dunque è certo che questo disposizioni
furono in realtà opera personale di 'Umar.
§ 845. — Se poi dall'esposizione dei concetti generali che informa-
rono l'amministrazione di Umar noi scendiamo ai particolari della mede-
sima, come risultano dalle fonti stampate e sovrattutto dal tenore delle
memorie papiracee ultimamente dissotterrate in Egitto, ci dà nell'occhio
un fatto principalissimo dinanzi al quale tutti gli altri cadono interamente
nell'ombra. Gli Arabi assolutamente nulla mutarono nell'ammini-
strazione pratica delle provincie conquistate: mantennero non solo tutti
gli usi, ma persino tutti gli impiegati dei caduti governi, tutti i sistemi
amministrativi e fiscali dei medesimi e lasciarono invariate persino le cir-
coscrizioni amministrative (cfr. poc'anzi § 783).
Dunque i popoli vinti mutarono solo di padroni, ma nella loro vita
quotidiana, specialmente amministrativa ed economica, non risentirono
alcun mutamento manifesto.
Né gli Arabi manifestarono verun desiderio di mutare l'amministra-
zione, o d'immischiarsi dei particolari della medesima. La burocrazia bi-
zantina rimase padrona del campo sotto gli Arabi nei primi tempi, perchè
occupazioni di simil natura erano ignote agli Arabi delle conquiste: nulla
di simile era mai esistito in Arabia, dove nessuna burocrazia era neces-
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