Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 562, 6(J3.
Maestro continuava per la .stessa \ ia di eccessiva tolleranza. Forse Mao-
metto intuì i fatti ed il loro vero significato anche prima dei Compagni :
ma. indifferente rispetto all'avvenire oscm-o che si apriva dopo la sua
morte, pigliò i provvedimenti riassunti nella Surah Bara ah, forse solo
per contentare le richieste insistenti dei Compagni più avveduti e preveg-
genti. Maometto era stanco, era vecchio ed esausto di forze : per lui l'av-
venire era soggetto di tanto poca importanza che trascurò ogni provvedi-
mento per la sorte della comunità islamica dopo la propria morto. Pur
di vivere in pace, sommerse tutti i pensieri affannosi in un placido fatali-
stico quietismo, e con calma serena si lasciò sorprendere dalla morte, the
lo esonerò dall'obbligo di provvedere ai futuri più gravi bisogni della sua
comunità. Forse lasciò ad Aliali di provvedere al resto: il suo compito
sembravagli esaurito.
Non così 'limar, il quale, come si vide durante le vicende dell'ele-
zione di abù Bakr, mirava all'eredità di Maometto e con tale scopo aveva
abilmente preso alcune .sagaci misure in anticipazione della scomparsa del
Maestro :
egli fu il solo che intuisse la necessità di pronta, energica ini-
ziativa ueir inter-esse proprio e sovrattutto della comunità. Il sospetto che
'Umar fosse l'anima degli ultimi piovvedimenti di Maometto si fortifica,
qualora si consideri come Umar nel corso del suo imperio si adoperasse
molto per fi'enare l'eccessiva mondanità del moto islamico ed insistesse
sempre sul suo carattere religioso, perchè riconosceva nel vincolo religioso
la maggior forza coesiva dello Stato madinese.
§ 563. - È prudente però non spingersi troppo oltre in questo vasto
campo di congetture e di supposizioni, limitandoci a quello soltanto che
ci pare sicuro al di sopra di ogni dubbio. Asteniamoci quindi da un ten-
tativo di penetrare troppo addentro nei segreti intimi dell'Islam primi-
tivo: ci basti ricordare che, quando si avvicinò il mese del grande Pelle-
grinaggio dell'anno 9. H., Maometto, invece di recarsi in persona a i^Iakkah.
delegò anche questa volta un rappresentante e pare c-erto che la scelta
cadesse su abfx Baki-. Questi doveva dirigere le feste e allo stesso tempo
comunicare — al termine delle feste — alcune nuove disposizioni rigtuiido
ai non musulmani (Pagani) ed ai .seguaci del Giudaismo e del Cristiane-
simo. Tali disposizioni, viste nella luce delle precedenti considerazioni, equi-
valevano all'annunzio d'una specie di piccolo colpo di Stato in aperta con-
tradizione con tutta la politica pratica, opportunistica e precipuamente
pieghevole degli anni precedenti.
Su questo evento di somma importanza, la rivelazione della Surali
Barà-ah(*), esistono molte tradizioni: i dotti musulmani intniiono l'ira-
339.
23. a. H.
|Le condizioni fi-
scali delle Pro-
vincieconquista- tea! principiode!
dominio arabo,
e in particolare
sotto il regno di
'Umar.)