Annali dell'Islam

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'Umar però aveva stabilito ogni cosa con concetti pratici, fissando leggi 23. a. H.
e amministrando lo Stato, ispirato da motivi d'interesse pubblico, senza scali delie pro-
curarsi di poggiare le proprie decisioni su alcun principio astratto, puichè vincie conquista-
le leggi non fossero contrarie alla parola ed allo spirito dell'Isiàm. Tolto dominio arabo,
prematuramente ai vivi dal pugnale di un assassino, 'Umar seompai-ve ^ '" particolare
prima che l'opera sua fosse ben finita. Sotto i successori deboli ed inetti umar.!
il malcontento generato dalle leggi di 'Umar e molti altri fattori acci-
dentali trascinarono lo Stato nel turbine delle guerre civili. Nel trambusto
delle medesime naufragarono le istituzioni democratiche ed il principio elet-
tivo: l'anarchia politica generò quindi il militarismo il quale a sua volta
con il proprio trionfo trascinò lo Stato alla forma dispotica assoluta.
Né ciò basta. I Califiì piìi potenti della dinastia Umayyade, investiti
di poteri assai più estesi ed assoluti dei loro predecessori, modificarono
chi in un senso chi nell'altro ordinamenti primitivi, alcuni violando questi
apertamente, altri tentando di accomodare gli errori dei predecessori, ed
altri infint' introducendo quelle modificazioni che erano suggerite dalle
condizioni ogni dì mutevoli dell'ambiente (cfi'., per es., § 760).
Intanto la fórma modificata del governo, aveva modificato altresì i
principi amministrativi degli uomini al potere. Questi non si diedero più
pensiero né del benessere dei singoli individui, né di quello della comu-
nità intiera, ma solo degl'interessi dell'autocrazia, principale bisogno della
quale era sempre un erario pieno per pagare gli eserciti, puntello princi-
pale del trono, e per sodisfare ai propii appetiti sfrenati di lusso e di go-
dimenti.
I teorici sistematici dei tempi successivi trovarono dunque un gro-
viglio di ordinamenti legali e amministrativi, messi insieme molto rozza-
mente, con varie anomalie, con non poche contradizioni e con mille in-
certezze. Le leggi decretate dai Califfi e da loro messe in esecuzione con
severità inflessibile, avevano però danneggiato molti interessi, alcuni veri,
altri immaginari, ed avevano acceso una infinità di passioni ardenti che
viziavano ogni giudizio e contaminavano lo spirito ed i sentimenti di tutte
le classi sociali.
Per comprendere però meglio la suprema difficoltà dei problemi che i
teorici tentarono di risolvere e le contradizioni e le divergenze che vole-
vano attutire, dobbiamo aggiungere anche altre riflessioni di grande ri-
lievo. Bisogna cioè avere presente che i documenti su cui si fondarono i
giuristi sistematici nel lavoro costruttivo, erano giunti fino a loro attra-
verso un secolo e mezzo di sola trasmissione orale : quando
perci«') si accin-
sero a porre un po' d'ordine nel caos, ed a fissare i principi fondamentali
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