Annali dell'Islam

§ 889. Ciò, 2l, H.
23. a. H. aiiticlii pai'tigiani di Sa'd b. 'Ubàdah [forse fatto assas.sinare da limar;
i'uo^lo°ed ii"so- *'' 1'"^- a. H., § I32J e per lo più della stirpe al-Khazrag.
vrano: sintesi La persoiia di 'Umar era tanto essenzialmente dominatrice, e la sua
della sua vita e .
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politica COSI vantaggiosa alla comunità, che le opposizioni anti- umariane non
del suocaiiHato.i
poterono mai fare appello alle masse popolari e rimasero circoscritte ai
capi più ambiziosi in Madinah. Quando esse vollero liberarsi dal troppo
potente sovrano, dovettero ricorrere al tenebroso attentato politico. Sotto
Utlimàn invece le condizioni generali della pubblica opinione furono tal-
mente modificate dagli errori del Califfo, da spingere le opposizioni riunite ad
un'azione assai diversa, ossia addirittura pubblica, popolare e rivoluzionaria.
Nonostante l'aspetto esteriore diverso dei fatti, ambedue provennero dalla
stessa fonte, perchè 'Uthmàn rappresenta come Califfo il trionfo di quegli
stessi interessi, sui quali 'Umar preferi di poggiarsi, ossia l'aristocrazia
raakkana capitanata dagli Umayyah. Siccome questi interessi prevalsero
iiell'elezione di 'Uthmàn, le opposizioni non osarono ricorrere al mezzo
impiegato per liberarsi di 'Umar, temendo una nuova sconfitta, e perciò
allargarono il movimento nel modo che avremo a narrare nei due seguenti
volumi degli Annali.
Insomma invece di una serie di fatti isolati in apparenza accidentali
noi riteniamo sicura l'esistenza di tutto un movimento politico nato in
Madinah sin dai primi tempi del principato di Maometto, e svoltosi poi
in forma ora pubblica ora segreta, degenerante in fine in aperta guerra
civile, da cui più tardi ancora venne fatalmente il grande scisma religioso
dell' Islam. «
Quando perciò in quella mattinata nefasta di Dzù-1-Higgah, colpito
mortalmente dal pugnale del cristiano abù Luiu-ah, il Califfo sentì im-
minente la fine, comprese che il suo stato fisico e morale gli precludeva
ogni possibilità di risolvere il problema della successione, e saggiamente
decise di lasciare ad altri la gravissima responsabilità di scegliere il nuovo
capo dello Stato. La soluzione della faccenda era assai ardua e diffìcile,
per il cozzo formidabile di irreducibili ambizioni personali, ed 'Umar, com-
prendendo che la sua influenza indiretta avrebbe soltanto aumentato le
spinose complicazioni, con ultimo accorgimento di sagace statista, rimise
del tutto nelle mani di altri i destini dell' impero.
Con queste osservazioni noi abbiamo compiuto la nostra rassegna sin-
tetica del califfato di Umar: ci rimane ancora a fissare la nostra atten-
zione sopra il carattere individuale e su certi aspetti più intimi e perso-
nali di quest'uomo, il quale, come la maggiore figura dell' Islam dopo il
Profeta, merita il nostro più attento esame.
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