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Annali dell'Islam

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23. a. H. § 738.<br />

bite fonti di ricchezza. T^e terre dunque abbandonate ma suscettibili di<br />

coltivazione formanti parte del grande demanio dello Stato musulmano<br />

non scarseggiavano in Asia Anteriore, ma pur nondimeno non abbiami»<br />

ragi(nie di credere che fossero molto estese. Il JSawàd, per esempio, nei<br />

primi tempi sotto 'limar ed i suoi successori, tenuto debito conto delle<br />

circostanze politiche pzecedenti. non si rivelò in cattive condizioni finan-<br />

ziarie ed agricole, non appena fu scomparso l'incubo dell'amministrazione<br />

-assanida, e cessò la guerra di conquista. Lo stesso vale per la Siria e per<br />

r?]gitto. Possiamo, pei- esempio, citare il tatto innegabile, attestato oggidì<br />

ila innumerevoli rovine di villaggi in Palestina, e specialmente nella Trans-<br />

(fiordanica, che al momento dell'invasione araba esistevano numerosissimi<br />

l>(>rghi i quali, dopo un periodo difficile a fissare, ma probal)ilmente di un<br />

secolo o pili, furono gradualrnente abbandonati dagli abitanti, i campi<br />

coltivati si tramutarono in deserto, e le dimore in mucchi irriconoscibili<br />

•li pietre. Di questi villaggi minati di epoca bizantina, con tracce evi-<br />

ilpnti di una dimora ai-abo-musulmana abbastanza prolungata, è coperta la<br />

Tran.s-Giordanica : non<br />

.scai'seggiano però nemmeno in Palestina ('). Dunque<br />

il dominio musulmano, invece di estendere la coltura sui terreni « morti »,<br />

fu. in Siria, per esempio, contemporaneo di fenomeni precisamente contrari.<br />

Nel Sawàd le condizioni erano \n\ po' diverse. Alibiamo cioè buone<br />

ragioni pei- credere che il territorio ad occidente deir'p]utiate. tranne forse<br />

il di.strett(» immediatamente vicino ad al-Hìrah, fosse in gran parte abban-<br />

donato dai suoi agricoltori, forse per le ripetute incursioni degli Arabi. La<br />

fondazione di due grandi città come al-Kufah ed al-Basrah prova come nel<br />

sito, dove sorsero, la feria era abbandonata sebbene in al-Basrah in pro-<br />

porzioni immensamente maggiori che in al-Kùfah. .sorta nelle vicinanze<br />

immediate di al-Hirah.<br />

al-Basrah. come è noto, nacque in mezzo a ttii'cuo pahidoso (Cfr. Ista-<br />

khri. 8-2. lin. 12: Balàdzuri. 272. in fine. 27B il alto: Becker. ZA..<br />

XVIIL 30G: Màvvaidi. 308). e .sappiamcj che i Thaqafiti come abu Ba-<br />

krah. Zivàd b. Abihi ed altri tagliarono canali, elevarono dighe, prosciu-<br />

garono pantani e misero molte terre abbandonate .sotto coltura: accu-<br />

mularono, è vero, colossali fortune, ma compierono anche atti politici e<br />

benefici. Ignoriamo però come il governo centrale si rifacesse per le spese<br />

incontrate nella costruzione dei canali, se 'cioè imponesse o no, ai pro-<br />

prietari delle terre bonificate, una qualche tassa oltre quella in ragione<br />

del raccolto (al-'usr o decime, per esempio). Lo Stato non fece una buona<br />

speculazione finanziaria, ma- certo un'opera di civiltà e progresso, princi-<br />

palmente a vantaggio di pochi e grandi propiietari.<br />

11.",.<br />

23. a. H.<br />

[Le condizioni fi-<br />

scali delle Provincieconquìsta-<br />

teal principiodel<br />

dominio arabo,<br />

e in particolare<br />

sotto il regno di<br />

'Umar.i

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