Annali dell'Islam

23. a. H. §§ IW1-C88.
tutti accettarono di passare sotto la proteziono musulmana idzimmali).
Sa'd però li costrinse al pagamento di una tassa fondiaria (kharag) mag-
giore di prima. Vennero risparmiati da questo trattamento tutti i beni
ap|)artenuti alla famiglia reale persiana ed a quelli che avevano emigrato
per combattere contro gl'invasori. 1 Musulmani confiscarono tutti questi
beni, nonché tutti i beni appartenenti ai templi di fuoco (buyùt al-
niràn: temi)li mazdeisti in cui si adorava il fuoco) ('), le fortezze, i serbatoi
d'acqua e quello clic faceva parte delle strade pulibliche (? ma
kàiia li-1-sikak). Venncio parimenti confiscati i beni di tutti quelli
che non vollero sottostare a queste condizioni. I beni confiscati, essendo
sparsi un poco per tutto il paese, non furono divisi fra i vincitori, ma
amministrati da persone di fiducia.
La tassa fondiaria riscossa dai Musulmani fu quella stessa riscossa
sotto i re .sa.ssanidi. ossia il kharag Kisra, che era calcolata in propor-
zione degli abitanti (ala ru-ùs al -ri gallerà ripartita per testa tra
gli abitanti adulti maschili) (Tabari. I. •2367-2372).
Nota 1. — Nessun'altra fonte fa menziono di questa confisca ilei beni appartenenti ai santuari
mazdeisti e l'autorità di Sayf b. 'Umar è assai sospetta. — In un paragrafo precedente abl)ianio ricor-
tlato (§ (ili, nota li come alla metà del iv secolo della Iligrah una parte della Persia era piena di questi
templi mazdi-isti dedicati al fuoco. 11 Lammens (Ziyàd b. Abilii, in RSO., 1911, pag. "201 accenna di
volo alla confisca di tesori delle congregazioni mazdeiste ai tempi di Ziyàd b. Àbihi (fra il 45.-53. H.ì,
ma cita il Balàijzuri .Ansàb ai fogli 321, l-524,v., B31,v., cbe non mi è stato possibile di riscontrare perchè
MS. è a Costantinopoli, e ignoro quindi i particolari. — L'afl'ermaziouf di Sayf 1). 'limar, dato anche
tutto il carattere eminentemente tollerante ed irreligioso della conquista araba, non merita alcuna
tiducia, st; non verrà confermata d'altra parte con documenti sicuri.
§ 682. — (Sayf b. 'limar, da Abd al-'aziz b. Siyàh. da Habib 1). abi
'rhàbitj. dm nessuno dcdl'ahl al-Sa\vàd fii concluso un trattato spe-
ciale Caqd) prima della battaglia (qabl al-vvaqa'ah. intendcsi al-
Qàdisiyyah), meno che con i baniì Salùbà. abitanti di al-Hirah, con la
'ittà di) Kalwàdza. e con alcuni paesi vicini all'Eufrate (qurn in i n . Cjays). Una volta venne
interrogato al-Sa'bi. se il Sawàd fo.sse un paese conquistato con la forza
delle armi ('anwat'"). Egli rispose: «Sì, tutto il paese, meno alcune
« fortezze ed alcuni castelli: difatti alcuni luoghi furono occupati in se-
« guito a trattato di pace (sàia ha bihi). ed alcuni c(m la forza (gha-
lab")». Chiesero allora ad al-Sa'bi: «La gente del Sawàd ha perciò
•diritto alla protezione (dzimmah). acquisita prima della fuga? (qabl
3»).
23. a. H.
(Le condizioni fi-
scali delle Provincieconquista-
teal principiodel
dominio arabo,
e in particolare
sotto II regno dì
Umar.]