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Annali dell'Islam

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23. a. H. §§ •29»aoo.<br />

fedeltà ed obbedienza, e gelosia del poteie. — Questa tradizione seppure 23. a. h.<br />

adduca le ragioni del partito ortodosso e non ci dica la verità, ha per noi mfo uniar: sue<br />

altissimo rilievo: ci dimostra come anche la tradizione musulmana, si cieca caratteristiche<br />

su tante cose, abbia sentito come nei rapporti tra Umar ed i Compagni vi<br />

sia stato alcunché d' insolito, che richiedeva una spiegazione che allonta-<br />

nasse perigliosi sospetti.<br />

§ 299. — (al-Ya'qùbi). Il Califfo 'Umar confiscò metà dei beni di vari<br />

suoi luogotenenti: tra questi si dice fossero:<br />

(1) Sa'd b. abì Waqqàs governatore di al-Kùfah:<br />

(2) 'Amr b. al-'As governatore di Mi.sr:<br />

(3) abù Hurayrah governatore dell'al-Bahrayn;<br />

(4) al-Nu'màn b. Adi b. Hurtjiàn suo governatore in Ma3sàn ;<br />

(6) Nàfi' b. Amr al-Khuzà'i governatore di Makkah;<br />

(6) Ya'la b. Munyah governatore del Yaman.<br />

(7) abii Bakrah si rifiutò di subire questa confisca della metà e disse<br />

ad 'Umar: « Se questi beni sono realmente di Dio, non ti è lecito di pren-<br />

« derne una parte e di lasciarne l'altra : se poi è tutto roba nostra, allora<br />

« non hai diiitto di pi-endere nulla ». Il Califfo gli rispose che, se era un<br />

vero credente, non doveva cercar di frodare (la comunità dei Musulmani).<br />

«Ed io non cerco di fi-odarla » redarguì abù Bakrah (Y a' qù bi, II, 181).<br />

Cfi-. 15. a. H., § 40; 21. a. H., §§ 247 e segg., e più avanti §§ 308, 532, 837.<br />

§ 300. — (Yazìd b. Hàrùn, da Abd al-nialik b. abi Sulayraàn, da<br />

Atài. Il Califfo 'Umar b. al-Khattàb imponeva ai suoi luogotenenti l'ob-<br />

bligo di esser presenti (ogni anno) alle feste del pellegrinaggio (in Makkah).<br />

Quando tutta la gente era radunata, egli l'arringava nei seguenti termini:<br />

« gente, io non ho mandato i miei luogotenenti sopra di voi, affinchè<br />

« vi tolgano la pelle (con le battiture), o i vostri beni, ma io li ho man-<br />

« dati affinchè vi separino (in caso di conflitto, giudicando tra voi), e per<br />

« di.stribuire tra voi il vostro fay*. Se qualcuno è stato trattato diversa-<br />

« mente, venga innanzi! ». Nessuno si alzò tranne uno, il quale accusò un<br />

tale governatore di avergli fatto infliggere cento colpi di verga. 'Umar<br />

fece" chiamare il luogotenente e gli chiese ragione delle battiture. (Avuta<br />

la spiegazione) il Califfo invitò il battuto a valersi della legge del taglione<br />

(e vendicarsi sul .suo battitore). Sorse allora 'Amr b. al-'A.s por protestare<br />

contro tale misura :<br />

« Se tu fai questo, casi simili si moltiplicheranno, e<br />

«diverrà legittima consuetudine (su una li), che sarà .seguita da quanti ti<br />

« succederanno ». Il Califfo 'Umar .sostenne che tale era l'uso del Profeta,<br />

ma acconsent'i alfine a che il luogotenente si ri.scattasse con la multa di<br />

200 dinar, ossia due dinar per ogni colpo di verga Sa ad. III, 1, pa-<br />

gina 211, lin. 7-16) (').<br />

151.

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