Annali dell'Islam

sotto il regno di
Umar.)
§§ Giium. 23. a. H.
23. a. H. yoia forza delle armi (su Ih"" e aiiwat""): diatinzioni ignorate dal Qiiràii
Le condizioni fi- ••tu t ì u
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scali delle prò- scoiiustiuto ai capi delle ;u;raiidi conquiste arabe.
vincie conquista
g 530. — La tradizione, iiell'afFcrinare che la decisione venisse presa da
d^ominio'^' arabo. U^iuar })er consiglio datogli da 'Ali, rivela di essere ispirata anche da ten-
e in particolare (\euz.e sì'ite. che già per sé sole mettono in dubbio l'assoluta certezza della
notizia. Ali non fu un vero uomo di Stato, né uomo intelligente: in tutta
la sua vita rivelò un carattere del tutto indolente e passivo. Alla decisionf-.
se si prese in forma solenne dal governo di Madlnah, certamente presero
parte tutti i Compagni, ed II consenso del Senato islamico determinò l'ac-
(•ettaziono senza contrasti, per parte di tutti i Musulmani: cosi Tintela
amministrazione fiscale persiana e bizantina divenne parte integrante del-
l'amministrazione islamica. L'incidente precitato dei Bagilali (§§ 595 e
.seguenti), nonché il silenzio di tutte le fonti riguardo tentativi di resistenza
delle tribù di guerrieri, dimostrano che la decisione presa in Madinah in-
contrò il favore della grande maggioranza degli interessati.
§ 681. — (IV. La sorte dei popoli vinti della Babilonide.
secondo Sayf b. 'Umarj. Aggiungiamo, per dare il materiale com-
pleto dei documenti e delle fonti, anche la versione delle notizie di Sayt
b. Umar. Hanno però pochissimo valore storico e sono piene d' inesat-
tezze ed errori, che non mette nemmeno il conto di esaminare e confu-
tare. (Sayf b. 'Umar, da Muhammad e da altri). Uno dei problemi che
Sa'd b. abi Waqqàs dovette risolvere, fu il trattamento dei popoli vinti.
Meno gli abitanti di Bàniqj'à, di Basmà e di Ullays al-Akhirah, tutti gli
altri abitanti del Sawàd, che avevano riconosciuto un tempo il dominio
musulmano, all'avvicinarsi di Rustum con il suo grande esercito fino ad
al-Qàdisiyyah, erano ritornati, senza opporre resistenza, .sotto il dominio
persiano. Sa'd b. abi Waqqàs volendo sapere che trattamento estendere
a questi, se trattarli cioè come ribelli o no, scrisse in proposito al Califfo
Umar chiedendo istruzioni. Latore della lettera fu abfi-1-Hayyàg ibn Màlik
al-Asadi. Il Califfo decise che tutti i nuovi sudditi dovessero essere trat-
tati con mitezza, accettando la loro scusa di non aver potuto resistere
alle forze schiaccianti di Rustum. Sa'd ricevè ordini d'invitare gli abitanti
del Sawàd, senza distinzione alcuna, sia a rendersi musulmani, sia a pa-
gare il ti'ibuto, al-gizyah: nel caso che volessero pagare la tassa invece
di convertirsi, Sa'd doveva assumere verso di loro l'obbligo di proteggerli,
ed i nuovi sudditi divenivano ahi al-dzimmah. Anas b. alHulays fu
latore degli ordini di Umar al suo generale nell' 'Iraq.
Sa'd si afiù-ettò a mettere in esecuzione gli ordini avuti, invitando gli
aliitanti del Sawàd a rinnovare il trattato per il pagamento della gizyah:
fm.