Annali dell'Islam

23. a. H. ss «v).
successore. Il desiderio che abù 'Ubaydah gli succedesse pare certo dal 23. a. H.
.11 Califfo Umar:
tenore di alcune tradizioni date poc'anzi (efr. §§ 91, 147) a proposito ruomo ed h so-
della morte di 'Umar: ma ciò non vuol dire che tale desiderio fosse da vrano: sìntesi
della sua vita e
tutti accettato e riconosciuto. Forse 'Umar sperò che con qualche abile deisuocaiiffato.|
accoro-imento politico sarebbe stato possibile imporre la successione, ma le
difficoltà erano molte e gravi, più numerose e più gravi che non risulti
dal senso letterale delle tradizioni, e specialmente in Siria.
Della Babilonide pare che 'Umar non si desse mai pensiero dopo aver
disposto per la fondazione di al-Kùfah. La Siria invece tu fonte per lui
di preoccupazioni cosi vive da indurlo a intervenire personalmente nella
sistemazione della provincia. La vaghezza e vacuità di tante tradizioni
sul famoso viaggio in Siria del Califfo 'Umar durante l'anno 17. H. (con-
fi-ontisi 17. a. TI., §i? 113 e segg.), provano che le vere ragioni di questo
singolare evento furono ignorate dai tradizionisti, o perchè il Califfo stesso
le tenne segrete, oppure perchè ai posteri fu comodo e possibile di non
conservarne esplicita memoria.
Le ragioni furono sicuramente di politica interna e non timori di ag-
gressione esterna : l'ordinamento
amministrativo e fiscale fa un plausibile
pretesto per velare gravi difficoltà di carattere personale, riferentisi sicu-
ramente alla « soppressione * di Khàlid b. al-Walid ed alla autorità di
abù Ubaydah. che gli altri capitani non volevano più o non amavano rico-
noscere. È probabile che in Siria regnasse molta confusione morale e che
abù 'Ubaydah non avesse tutte le qualità necessarie per tenere a posto
< dirigere gli spiriti ii-requeti ed indipendenti che comandavano le sin-
gole schiere dei conquistatori. La scomparsa del pericolo esterno aveva
spezzato il vincolo più forte di unione; onde quello stesso disordine, che si
era manifestato con umiliante evidenza alla vigilia del Yarmùk, nonostante
il predominio di Khàlid, era ritornato a farsi sentire appena cessato il
pericolo e appena il fremito del grande trionfo ebbe perduto la sua inten-
sità di emozione. La confusione, generata principalmente dalle gelosie tra
i capi, intralciava lo svolgimento della campagna di conquista in Pale-
stina, dove occorreva preparare l'assedio di varie città importanti come
Crerusalemme, Cesarea. 'Asqalàn ed altre ancora.
'Umar fu perciò costretto a recarsi personalmente in Siria nel 17. IL.
riconfermare con il suo prestigio di Califfo l'autorità non bene riconoscmta
di abù Ubavdah e tracciare la campagna di sottomissione della Palestina.
Ma nemmeno questo bastò, perchè 'Umar, sicuramente per por hne a c.,m-
plicazioni di natura personale, dovette assumere la direzione diretta del-
ra.ssedio di Gerusalemme e stipolare la resa. Prese quindi l- misur..
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