Annali dell'Islam

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terzo, o un quarto, o un quinto, o un sesto del prodotto in proporzione 23. a. h.
dell' a ni montare dell'irrigazione e della coltura: come tassa per testa (gi- '
sca^H"den'e"'prozya
11 al-gamàgim) riscotevano tina somma fissa. Alla fine del suo regno vincieconquista-
Qubàdz b. Fayruz diede ordine di misurare la terra, tanto in pianura che domi'nir'arlbo,
in montagna, per stabilire correttamente la tassa fondiaria. Purtroppo il » '" particolare
re cessò di vivere prima che il lavoro fosse terminato, ma suo figlio Khusraw 'um°ar.i
fece compiere il lavoro e inoltre contare anche le palme, gli ulivi e le
teste (di quelli passibili d'imposta). Fu compilato cosi un ruolo preciso,
nel quale era notata la misura del campo, il numero delle palme e dogli
ulivi che vi crescevano e delle persone che dovevano pagare la tassa per
testa, e si stabili che la somma da pagare dovesse esser versata annual-
mente in tre rate.
Fatto il ruolo il re nominò una commissione di persone intelligenti
e di rette intenzioni, le quali sottoposero ad esame imparziale tutti gli
appezzamenti per stabilire con criteri giusti ed uniformi l'ammontare
della tassa da pagarsi, in modo che i .sudditi avessero a rimanere con-
tenti e potessero vivere senza tormenti e pensieri. Nel testo abbiamo
l'elenco delle varie misure della tassa in ragione della coltura, e noi le
omettiamo, perchè non c'interessano in questo luogo. La tassa per testa fu
imposta a tutti tranne i nobili, i magnati, i soldati, i preti, gli scrivani e
quanti altri erano al servizio del re. La commissione istituì varie classi di
contribuenti della tassa per testa, ossia di quelli che pagavano rispettivamente
12, 8, 6 e 4 dirham, in proporzione del patrimonio di ognuno. Non
pagavano la tassa gli uomini sotto i 20, o sopra i 60 anni. Le somme così
stabilite per ognuno dovevano essere pagate in tre rate eguali.
Tali norme fiirono quelle che il Califfo 'Umar, allorché egli ebbe conqui-
stato le terre persiane, volle seguii-e ed imitare, furono le norme a cui sotto-
pose i suoi sudditi non musulmani, gli ahi al-dzimmah. Egli introdusse
soltanto una modificazione, ossia impose, oltre alle dette tasse, sopra ogni
garìb di superficie, in propoizione del reddito della teiTa, una nuova im-
posta di uno o due qafiz di hintah, che doveva servire por il vettova-
gliamento delle milizie. In tutto il resto 'Umar si attenne, sovrattutto nello
Iraq, alle norme medesime che erano state fissate da Khusraw (Tabari,
I, 960, lin. 7 e segg.). — Cfr. NOldeke Perser. 241-247.
11 .Insti (nel Geiger, G r u n d r i s s d e r I r a n i s e h e n I ' lii 1 o I o i g e,
II, pag. 6iJ8) specifica meglio che bambini, donne e vecchi erano esenti
da imposte. Nel 607 dell' È. V., sotto Khusraw li. l'ammontare delle tasse
salì a 600 milioni di dirham. o.ssia circa 660 milioni di lire TTabari,
I. 1042).
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