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Annali dell'Islam

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23. a. H. s 435.<br />

fSayf b. 'Umar. da Muhammad h. Talhah e da Ziyàd b. Muldiàriq, da 23. a. h.<br />

un uomo dei Tayy). Quando maggiormente infieriva la mischia, in quella abu Mihgan.i<br />

notte che precede la giornata di Armàth, abù Mihgan, per una lettera scritta<br />

dal Califfo 'Umar a Sa'd b. abì Waqqàs, era rinchiuso in carcere e carico di<br />

catene, nel castellcì. abu Mihgan salì (nel castello) fino a Sa'd e gli domandò<br />

licenza di essere messo in libertà. Sa'd respinse con burbera violenza la domanda<br />

e lo cacciò via: allora abù Mihgan discese presso Salma bint abi<br />

Hafsah e le disse: « O figlia di abù Hafsah, mi vuoi tu forse fare un'opera<br />

« buona? ». — « Clie cosa è questa? », chiese la donna. « Saresti tu disposta<br />

« a rilasciarmi in libertà ed a cedermi quella cavalla con mantello balqà?<br />

< perchè ti giuro che se Dio mi conserverà incolume, ritornerò a te, affinchè<br />

< tu possa rimettermi i piedi nella catena». A cui la donna rispose: «In<br />

« nessun modo farò io questo ». Allora il poeta, zoppicando, con le catene<br />

al piede si allontanò recitando i versi:<br />

(1) E già triste abbastanza che i cavalieri si battano con le lance, mentre io sono<br />

lasciato, fortemente avvinto, carico di catene.<br />

(2) Quando tento alzarmi mi trattiene prigioniero il ferro e mi sono chiuse le porte<br />

dinanzi, per modo che non si odono le mie grida.<br />

(Sì Un tempo io era possessore di grandi ricchezze e di (molti) fratelli, ma ora sono<br />

rimasto solo : non ho più un fratello.<br />

i4i II mio corpo si è già emaciato, perchè ad ogni spuntar del sole debbo trascinarmi<br />

appresso le catene pesanti, che estenuano.<br />

(6) E Dio conosce il giorno, in cui fui lasciato stretto nei vincoli, e si dimenticarono<br />

di me i miei consanguinei e gli uomini niiin.<br />

(6) Sono trattenuto dal partecipare ad una guerra accanita, che ha già divampato:<br />

altri % non io, sospinge in questo giorno le punte delle lance.<br />

.'7) Orsù, portami le armi :<br />

con il procrastinare.<br />

ecco<br />

io veggo la guerra diventa più terribile specialmente<br />

(Questo verso certamente è in contradizione con versi precedenti: manca nd<br />

testo di al-Aghàni, trovasi invece nella raccolta dell'Abel).<br />

(8) Ora faccio un patto con Dio. che non violerò, che cioè, anche se mi si offrono (faragat,<br />

slargano le gambe), io certamente non visiterò fanciulle libidinose.<br />

(9) Se morirò, sarà stata una necessità, che avrò dovuto subire, ed avrò lasciato solo<br />

Sa'd e tutti i desideri.<br />

(Anche questo verso •manca nel testo di al-Aghàni, forse perchè il scn.so non<br />

combina con quello dei versi precedenti).<br />

Allora gli disse Salma: « Io ho chiesto a Dio la grazia e sono rimasta<br />

< sodisfatta del suo giuramento », e co.si dicendo lo mi.se in libertà, ma ag-<br />

giunse: « Non ti dò la cavalla », e rientrò a casa sua. abù Mihgan si prese<br />

da sé la cavalla, la condusse fìiori dalla porta del castello, che confinava con<br />

la trincea, e le montò sul dorso.<br />

Cavalcando la gitimenta abiì Mihgan giun.se all'ala dritta (dell'esercito<br />

musulmano), quando il giorno già cominciava a spuntare ed i<br />

guerrieri erano<br />

già in ordine di combattimc-nto: alzando (piindi il grido del takbir. abù<br />

23.^. ' 30

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