Annali dell'Islam

23. a. H. §§ 711-716.
11 Becker [ZA., voi. XVIII, 302-303, 31G-319] poue giu.stameute in
rilievo la grave importanza degli ultimi due periodi di questo brano, che
racchiudono il principio generale dominante nel diritto islamico: in altre
parole il principio sanziona Yarbltrio assoluto del rappresentante governa-
tivo, dacché imam non può essere, data la vastità del territorio musul-
mano, una sola persona (il Califfo), ma colui che detiene il potere esecu-
tivo nel circondario, e sovente rimàm non è altri che l'esattore delle
imjioste.
—^ § 712. (Muh.
b. Abd, da al-Walid, da abu Amr e altri). Or io dissi a
parecchi dei nostri saykh: E donde vengono le qatà-i' che .si trovano...
in mezzo alle città e ai campi seminati, che più d'uno... (Ms. illegibilej...
Kd essi risposero: « Queste qatà-i' vengono dalle estensioni di terreno che
« appartenevano ai Nabatei (= contadini) della città. Quando Iddio volse
« in fuga i Grreci, questi patrizi (bitriq) fuggirono, lasciando le loro pro-
« prietà, e si recarono nel territorio gl'eco. Altri caddero nei combattimenti
« tra Greci e Mu.sulmani. E così queste città e possessioni pa.ssarono alla
« Safiyj'ah dei Musulmani come waqf che riceve il capo dei Musul-
« mani nel modo stesso che un altro riceve il suo campo >.
A queste estensioni appartengono Andarkasàn(??) in Damasco e Qu-
bays in Balqà- e il tratto della (jri'ànà(?) che sta davanti alle porte di
llims e altre (terre). Questi campi rimasero waqf, fino a che Mu'àwiyah,