Annali dell'Islam

sotto il regno di
'Umar.
$§ 668, 559. 23. a. H.
23. a. H. Nemmeno nelle spedizioni contro gli Ebrei di Madìnah e d'altrove
scah"deiie"'pró- J^*^*" >^^^^ ^^^^ principi religiosi che informano la condotta del Profeta. Se
vincie conquista-
g[[ Ebrei, auclie senza mutare religione, come tanti pagani di Madìnah
d'ominlo'^'arabo, (gì' ipt>ci'iti), e tanti pagani nomadi dei dintorni (per esempio i Damrah
e in pariicoiare ^.^ j Khuzà'ah) avessero riconosciuto l'autorità morale e politica del Pro-
feta, questi non li avrebbe molestati, come non molestò gli Ebrei di Fadak
e di Taymà e di una buona parte di Wàdi al-Qura. Gli Ebrei di Madìnah
non fecero nemmeno questa concessione ed agirono anche attivamente
come suoi nemici, intrigando contro di lui: Maometto perciò distrusse le
colonie ebraiche madinesi perchè a lui apertamente o vivamente ostili. Il
tatto politico è stato sempre una qualità ignorata dagli Ebrei dell'Asia
Anteriore :
da
ciò le loro immani sventure.
Il rifiuto reciso degli Ebrei di associarsi a Maometto determinò, come già
si disse, la finale assoluta arabizzazione dell'Isiàm, ed a Gerusalemme fu
contrapposta Makkah. Da quel giorno nelle tradizioni non v'è più parola di
trattative per una conversione: né l'una né l'altra parte più discute l'argo-
mento. Maometto riconosce che gli Ebrei sono i suoi peggiori nemici, ed
i più temibili: egli osserva che essi posseggono le maggiori ricchezze nel
paese: quindi con logica barbara viene prontamente alla sola conclusione,
alla quale un arabo poteva giungere, vale a dire, trattare questi Ebrei
come nemici e privarli delle loro ricchezze, che vengono così restituite (!)
(afa- a cfr. Qur àn, LIX, 6) ai soli veri e degni possessori dei beni della
terra, i veri credenti.
§ 559. — Così i primi Ebrei assaliti da Maometto, i Qaynuqà' e gli
al-Nadìi-, furono spogliati soltanto dei loro beni immobili e a loro fu per-
messo emigrare, perchè militarmente innocui (cfr. Màwardi. 293 e segg.
2. a. IL, §§ 94 e segg.; 4. a. H., §§ 10 e segg.). Altri posteriormente, ossia
i Qurayzah, sospettati (non è chiaro, se a torto o a ragione) di aver at-
tivamente tramato la rovina di Maometto, dovettero pagare il fio con lo
sterminio completo: quindi oltre alla confisca totale dei beni immobili,
anche quella di tutti i loro averi personali e la perdita della vita (con-
frontisi 5. a. H., §§ 44 e segg.). Poi venne il caso di Khaybar, diverso
da tutti i precedenti.
Alla caduta di Khaybar gli abitanti della ricca oasi furono lasciati
nelle loro terre : le ragioni di questo apparente trattamento di favore tìi-
rono chiarite in altro luogo (cft-. 7. a. H., §§ 33, 44; 10. a. H.. §§ 101-102:
cfii-. anche Màwardi, 294, liu. 6 e segg.): furono ragioni di ordine pura-
mente pratico ed economico: espellendo o massacrando gli Ebrei, sarebbe
scomparsa la mano d'opera agricola, indispensabile per assicurare i redditi
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