Annali dell'Islam

§§ 813, 8ii. 23. a. H.
23. a. H. ,^,()n aglio f cipolla, che rendono di.sgiisto.so l'alito umano, avere il Profeta
i'uomo''ed iiTso- 'imata la pulizia interna ed esterna, morale e materiale degli uomini. Egli si
vrano: sintesi vestì con la Vera semplicità arabica, ma anche in modo pulito e degno della
della sua vita e .. „ iii /-^.^ -iii-
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del suo posizione e forse non senza qualche eleganza. Cosi lecero indubbia-
califfato.]
mente anche i suoi immediati seguaci e successori : le tradizioni che ci
descrivono il Califfo vestito di abiti rattoppati e sdruciti come un mendi-
cante, sono invenzioni tendenziose, e molte ragioni vietano di credere che
il più grande dei Califfi dell'Isiàm vestisse gl'indumenti d'un vero accat-
tone, come gli asceti non arabi di secoli posteriori. Il Becker ha acutamente
rintracciato in tali inverosimili particolari (cfi-. Christentum
und Islam, 28-29) sulla vita privata di 'Umar (e di abù Bakr) l'in-
fluenza dell'ascetisma cristiano. Tutti i santi cristiani nella fantasia popo-
lare del Medio-Evo possedevano alcune caratteristiche ben determinate,
che erano considerate come i soli e veri indizi di santità : piangevano
molto, si lavavano poco, vestivano indumenti laceri, vivevano con la mas-
sima fi'ugalità, nella vera miseria, e tutti i loro pensieri erano nell'altra
vita, profondamente imbevuti di misticismo e di disprezzo per la vita ter-
rena, per i suoi bisogni e per i suoi piaceri.
Il quadro è senza dubbio molto lontano dal vero, e 1' 'Umar storico
poco o nulla ebbe in comune con questo tipo ideale di santo ed asceta
non arabo. Sta il fatto che 'Umar non fu né un asceta né un santo.
Tutti i santi cristiani, o veri o ideali ed immaginari, nel darsi al misti-
cismo ponevano come prima legge l'osserA^azione di una rigida castità, perchè
lo stato verginale è sempre ritenuto nella antica chiesa cristiana come
l'unica via per giungere alla purità fisica e spmtuale. Se invece si am-
mette il più libero esercizio del senso genesiaco e ripetuti matrimoni con
fanciulle giovanissime, talvolta perfino minorenni, come fu il caso di 'Umar,
e del Profeta prima di lui, è inconcepibile quel misticismo ipocrita, quel-
l'assunto orrore per tutti i piaceri della vita, di cui é farcita la tradizione
islamica sulla biografia di Umar. Nel trattare la persona del Profeta, la
tradizione è stata più sincera : perciò la caratteristica di santone cristiano
è assai meno visibile nelle memorie biografiche di Maometto.
Ma se Maometto non fu mistico, molto meno potè esserlo 'Umar, uomo
anche più energico ed intraprendente, l' ispii-atore precipuo di tutti gli atti
di maggiore energia spiegati dal Riformatore.
§ 814. — 'Umar seguì dunque nel vestire l'esempio del Profeta, e sebbene
disdegnasse la ricercatezza, pure si studiò di apparire sempre in foggia
conveniente al suo altissimo ufficio. Ricordiamoci che 'Umar apparteneva
ad una famiglia di mercanti makkani, era uomo d'una certa coltura let-
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