Annali dell'Islam

23. a.. H. t: 71!).
§ 719. — rmai non solo tollerò roccnpazioiio di terre fuori d'Arabia 23. a. h.
ma oltre al dare egli stesso formale od ufficiale investitura, arrivò fino al scali "deile"'prò-
punto di esprimere il voto clic tutti gli Arabi divenissero pi-oprietari di vincieconquista-
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1 rx 1 ~ic^ I-. 1 - 1 ,^ 1- .. T. teal principiodel
terre (Lammens Mu awiyali. II, 122: Baladzuri. D. lin. ;{ : 1^ u -
dominio arabo,
khàri, II, 81. n. 14). e in particolare
Molti tra 1 Compagni, come al-/,ubayr e lalliali, avevano già preve- umar.i
auto siffatto voto diventando grandi proprietari di terre (cfi-. Sprenger,
1, 385. 424 1. Famosa è la proprietà Nasàstag, nel territorio di al-Kùfah,
comperata da Talhah e da lui bonificata (Yàqùt, IV, 783. Un. 5 e segg. :
Khaldun Proleg.. 1, 41(3). Grrandi proprietari di terre furono anche
8a'd b. abl Waqqas, Zayd b. 'Phàbit ìh\ altri (Balàdzuri. 9, lin. 6 e
penult. linea, 273: Sa ad. III. 1, pag. 77. 158; Mas'udi. \'. 253-25Ó ;
'Iqd. II. 283-284: Khamìs. Il, 278-279; Bukhàri, li, 69: Lammens
Mu'àwiyah. II. 122-123: Khaldun Proleg., I, 417).
Fin dai primi tempi delle conquiste troviamo dunt)ue musulmani pro-
prietari di terre (Balàdzuri. 368. lin. 4: Qutayliali ITyùn. 202.
lin. 5).
Gli scrittori clic lianno creduto nella [ncte.sa legge scoperta dal Von
Kremer, che agli Arabi fosse vietato fuori d'Arabia la proprietà fondiaria (^j,
hanno, almeno in apparenza, ignorato il fatto storicamente assodato delle
cosi dette khitat o terreni occupati dai conquistatori e tramutati poi in
dimore nelle grandi città di al-Basrah, al-Kùfah e Misr. Per le prime due
metropoli fondate dagli Arabi, regnante limar, abbiamo qualche partico-
lare in al-Balàdzuri, ma siccome non possediamo cronache locali non siamo
molto bene informati su ciò che avvenne. Assai maggiori particolari ci
sono forniti dalla cronaca locale egiziana di ibn 'Abd al-hakam, nella quale
abbiamo una parte lunghissima sulle khitat che concorsero a formare il
campo armato di al-Fustàt, o Misr, più tardi al-Qàhii-ah, o Cairo in Egitto.
In altro luogo abbiamo dato per disteso un largo sunto del testo ineditcj
di ibn 'Abd al-hakam (cfr. 21. a. IT., §§ 190 e segg.) dove, sarà palese ed
evidente a chiunque lo percorra, che si tratta di istituzione fondata sul
concetto di vera e completa proprietà fondiaria. Il Becker (Beitrilge. 94)
acutamente suggerisce che mentre le qatà-i' significas.sero concessioni di
proprietà fondiaria agricola (campi coltivati, prati e via discomnido) i
khitat fossero, nei primi tempi, .soltanto aree fabbricabili nei nuovi centri
fondati dai conquistatori. In ambedue i casi è da arguirsi che si trattasse