Annali dell'Islam

§§ 616-619. ' 23. a. H.
23. a. H. i„j tiji i t'odeli secondo le norme antiche (Quran. UX, 6 e segg.). Com-
scaii delle- prò- mentaudo ed illustrando le parole del testo quranico, che egli applicò al
vincie conquista- p^so SUO, si Confermò nel proprio parere e decise di dichiarare indivisibili
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dominio arabo, ©d inalienabili (mawqut) tutte lo terre delle provmcie conquistato (ì u
e in particolare ^„f j fi ]i„ H p .segg.).
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§
616. — (ibn Ishàq, da (aàriyah b. Mudarrib). Quando i Musulmani
insistettero tanto perchè venissero divise fra loro le terrò del Sawàd. il
Califfo 'Umar diede ordine che si contassero (tanto i Musulmani, ohe i
vinti)! Venne cosi a scoprire che per ogni uomo (musulmano) venivano
due o tre contadini (fall ah) (cfr. § 608).
Ciò convinse Umar che era meglio tramutare questa gente in un capi-
tale (m addali) per i Musulmani, e perciò mandò 'Uthmàn b. Huna^-f,
il quale impose la tassa per capo, dividendola in tre categorie, di 12. 24
e 48 dirham (Yùsuf, 21, lin. 2-6).
Cfr. Y ahy a ,
27, lin, 8-14, ove è detto (Yahya b. Adam [f 203. a. H.]. da
Isrà-il, da abii Ishàq, da Hàrithah [Gàriyah?] b. Mudarrib, da 'Umar b. al-Khat-
tàb) che 'Umar prima di decidersi interrogasse i Compagni, e che 'Ali gli
dicesse: « Fa sì che i vinti siano un capitale (màddah) dei « Musulmani ».
§ 617. — (Yahya b. Adam, da Wakì', e da Humayd b. Abd al-rahmàn,
da Hisàm b. Sa'd, da Zayd b. Aslam, da suo padre). Il Califfo 'Umar nel
decidersi a non dividere le ten-e dichiarò che s' ispirava al senso voluto
dai -versetti del Qur-àn (LIX, 6 e segg.). secondo i quali tutti i Musul-
mani, meno gli schiavi, avrebbero avuto diritto (') (Yahj^a, 28, lin. 3-12).
Sull'opposizione di 'Umar alla divisione delle terre conquistate con-
frontisi Bukhàri, III, 130. lin. 8-10.
Nota 1. — Questa Iradizione è un saggio delle difficoltà, iu cui s'impigliarono i giuristi volendo
dare una spiegazione ortodossa della condotta di 'Umar, e giustificarla sul Quràn. Questa è però ese-
gesi acrobatica.
§ 618. — (Makhiil al-Sàmi). Anche i guerrieri musulmani in Siria chie-
sero la divisione fi-a loro delle terre, delle città della Siria, abù Ubaj-dah
ne scrisse al Califfo 'Umar, e questi gli rispose che ispirandosi ai versetti
del Qur-àn (LIX, 6 e segg.) riguardo ai beni dei banù-1-Nadir, egli consi-
derava che le città e le terre sirie dovessero rimanere indivise per il bene
delle generazioni future (Yùsuf, 81-82).
§ 619. — (al-Husayn b. al-Aswad, da Waki', da Fudajl b. Ghazwàn,
da Abdallah b. Hàzim, da Mugàhid). La teiTa del Sawàd non si può né
comperare né vendere ('), perchè fu sottomessa con la forza f anwaf"), ma
rimase non divisa tra i vincitori, affinchè fosse conservata per vantaggio
di tutti i Musulmani (Balàdzuri. 266).
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